sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di assegni cambiali conti correnti usura


Affidamento di credito in conto corrente (fido) – non basta un qualsiasi atto di disposizione che riduca il patrimonio del debitore per legittimare il recesso da parte della banca

25 Agosto 2016 - Marzia Ciunfrini


Il debitore che agisca per far dichiarare arbitrario l'atto di recesso di una banca dal rapporto di affidamento di credito (fido) e, in particolare, per far affermare che il recesso non sia stato rispettoso della regola della giusta causa (in quanto prevista dal contratto stipulato dalle parti) ha l'onere di allegare che le giustificazioni date dalla banca non risultano ragionevoli, dimostrando la sufficienza della propria garanzia patrimoniale, così come residuata dopo gli atti dispositivi compiuti. E' evidente che la Banca, per esercitare il suo diritto di recesso, non deve accertare (e dimostrare) che sussista un vero e proprio stato di insolvenza dei debitori:in tal modo si richiederebbe ad essa, irragionevolmente, di recuperare il proprio credito quando questo sia divenuto addirittura irrecuperabile. Tuttavia, non basta un qualsiasi atto di disposizione del proprio patrimonio perché il creditore bancario possa dirsi, a giusto titolo, allarmato dal comportamento del suo debitore. Così i giudici [ ... leggi tutto » ]


Denuncia intempestiva di smarrimento o furto del bancomat – il cliente va comunque risarcito se la banca non ha imposto un limite mensile ai prelievi

7 Agosto 2016 - Simonetta Folliero


Ai fini della valutazione della responsabilità della banca per il caso di utilizzazione illecita da parte di terzi di carta bancomat, la giurisprudenza di legittimità ha già avuto modo di affermare che non può essere omessa, a fronte di un'esplicita richiesta della parte, la verifica dell'adozione da parte dell'istituto bancario delle misure idonee a garantire la sicurezza del servizio da eventuali manomissioni, nonostante l'intempestività della denuncia del'’avvenuta sottrazione da parte del cliente e le contrarie previsioni regolamentari. Infatti, la diligenza posta a carico del professionista ha natura tecnica e deve valutarsi, tenendo conto dei rischi tipici della sfera professionale di riferimento, assumendo come parametro la figura dell'accorto banchiere. Nell'eventuale contenzioso, il giudice deve tener conto del livello di corresponsabilità del gestore della carta: in particolare nel non avere quest'ultimo imposto un limite mensile nei prelievi (che avrebbe potuto senza dubbio contenere la perdita subita dal cliente) né controllato l'andamento del [ ... leggi tutto » ]


Assegno in bianco o postdatato – nullo il patto a garanzia del debito ma sussiste comunque la promessa di pagamento

31 Maggio 2016 - Patrizio Oliva


L'emissione di un assegno in bianco o postdatato, cui di regola si fa ricorso per realizzare il fine di garanzia, nel senso che esso è consegnato a garanzia di un debito e deve essere restituito al debitore qualora questi adempia regolarmente alla scadenza della propria obbligazione, rimanendo nel frattempo nelle mani del creditore come titolo esecutivo da far valere in caso di inadempimento, è contrario alle norme imperative contenute negli articoli 1 e 2 del Regio Decreto 1736/1933. Pertanto, in relazione a un tale assegno, può essere revocato il decreto ingiuntivo basato su una transazione garantita dall'assegno postdatato. Tuttavia, l'assegno postdatato integra una promessa di pagamento che dispensa colui a favore del quale è stata fatta dall'onere di provare il rapporto fondamentale da cui origina il credito vantato. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10710/16. [ ... leggi tutto » ]


Disposizione di bonifico online disconosciuto – la banca deve rimborsare il cliente se non prova la frode

28 Maggio 2016 - Giovanni Napoletano


L'istituto che svolga un'attività di tipo finanziario o in generale creditizio (nella specie le Poste Italiane spa quanto alla gestione di conti correnti abilitati a operazioni di bonifico online) risponde, quale titolare del trattamento di dati personali, dei danni conseguenti al fatto di non aver impedito a terzi di introdursi illecitamente nel sistema telematico del cliente mediante la captazione dei suoi codici di accesso e le conseguenti illegittime disposizioni di bonifico, se non prova che l'evento dannoso non gli è imputabile perché discendente da trascuratezza, errore (o frode) dell'interessato o da forza maggiore. Una simile ricostruzione dei principi informatori della fattispecie è d'altronde coerente con quanto disposto pure del d.lgs. 11/2010, in ordine all'obbligo del prestatore del servizio di pagamento di assicurare che i dispostivi personalizzati forniti dai gestori non siano accessibili a soggetti diversi dal legittimo titolare. Anche in tal caso, in punto di ripartizione delle responsabilità derivanti dall'utilizzazione [ ... leggi tutto » ]


Validità della girata in bianco di un assegno trasferibile in nome e per conto di una società

19 Maggio 2016 - Simonetta Folliero


Com'è noto, la girata di un assegno trasferibile (quindi con importo facciale minore di mille euro) può essere piena o in bianco. Si dice piena se insieme alla firma di colui che gira l'assegno (girante) viene apposta anche l'indicazione del giratario, ovvero del nuovo beneficiario. E' in bianco, qualora il girante non indichi il giratario, ovvero il nuovo soggetto beneficiario legittimato ad incassare l'assegno. Esempio di girata in bianco è quella che il beneficiario dell'assegno (indicato direttamente dal traente che emette l'assegno o indirettamente dal girante) appone nel momento in cui presenta l'assegno all'incasso, essendo tale adempimento necessario per esimere il trattario (la banca, o l'ufficio postale) che effettua il pagamento, da ogni responsabilità al riguardo. La legge prescrive, per la validità delle sottoscrizioni apposte sull'assegno bancario, ivi inclusa quella di girata in bianco, il nome (anche abbreviato o con la sola iniziale) ed il cognome, ovvero, in caso d'imprenditore [ ... leggi tutto » ]