contratti di prestito - cessione del quinto e delega di pagamento


Cessione del quinto e delega di pagamento – come funziona quando si va in pensione?

1 Marzo 2020 - Chiara Nicolai


Sono un lavoratore Ente pubblico, anni fa ho contratto per necessità un prestito con cessione del quinto dello stipendio e una delega di pagamento con ulteriore un quinto. Cosa accade quando vado in pensione? l'INPS effettuerà tutte e due le trattenute o solo la cessione del quinto dello stipendio? Come verrà o può essere regolarizzata la delega di pagamento? Se lei è un dipendente pubblico statale la cessione del quinto sarà traslata all'INPS: si parte, comunque, dal presupposto che se il prestito dietro cessione del quinto è stato correttamente contratto secondo la normativa vigente, può formarsi un residuo solo in occasione di dimissioni anticipate del lavoratore dipendente. Con la messa in quiescenza (a meno di uscite anticipate, ad esempio quota 100, o riduzioni della rata di rimborso originaria per eventi contingenti e sopravvenuti) il prestito dietro cessione del quinto dovrebbe essere stato estinto. Per quanto attiene il prestito delega, una [ ... leggi tutto » ]


La cessione del quinto della pensione – nuova convenzione inps

20 Dicembre 2018 - Tullio Solinas


Come è noto, la cessione del quinto della pensione costituisce lo strumento ideale con il quale anche soggetti, censiti come cattivi pagatori nelle centrali rischi pubbliche e private e/o protestati, possono ottenere un prestito senza dover ricorrere ad un garante o ad iscrizioni ipotecarie su immobili di proprietà. In particolare, la cessione del quinto della pensione attraverso banche e finanziarie aderenti allo schema di convenzione INPS, consente di accedere al credito a tassi agevolati ed in tempi rapidi. Il 30 novembre 2018 l'Istituto ha adottato il nuovo schema di convenzione finalizzata a disciplinare la concessione di finanziamenti a pensionati INPS da estinguersi dietro cessione fino a un quinto della pensione ed il Regolamento contenente le disposizioni per la cessione del quinto della pensione. Non possono formare oggetto della cessione del quinto pensioni e assegni sociali, trattamenti di invalidità civile, assegni straordinari di sostegno al reddito, assegni al nucleo familiare e [ ... leggi tutto » ]


Trattenute coesistenti sullo stipendio

4 Maggio 2018 - Ludmilla Karadzic


L'articolo 545 del codice di procedura civile tace per quel che riguarda il simultaneo concorso di delegazioni di pagamento, cessioni del quinto e pignoramenti. Esso si limita a stabilire che il pignoramento per il simultaneo concorso di crediti esattoriali, ordinari e alimentari non può estendersi oltre la metà dell'ammontare della retribuzione e che, nel caso di pensioni, può essere pignorata solo la parte eccedente il minimo vitale, corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. Fatta questa premessa, va detto che la legge speciale 180/1950 aggiunge, all'articolo 68, che qualora i sequestri o i pignoramenti abbiano luogo dopo una cessione perfezionata e debitamente notificata, non si può sequestrare o pignorare se non la differenza fra la metà dello stipendio (o della pensione) valutato al netto delle ritenute per oneri fiscali, e la quota ceduta. E vero anche che l'articolo 69 della legge 180/1950 dispone che quando preesista, delegazione [ ... leggi tutto » ]


Cosa accade se il datore di lavoro non versa al creditore le trattenute prelevate dallo stipendio del debitore per il rimborso del prestito dietro cessione del quinto

15 Aprile 2018 - Giorgio Martini


Il contratto di finanziamento estinguibile mediante cessione di quote di stipendio è una tipica forma di finanziamento che consente al soggetto richiedente (il lavoratore dipendente) di disporre, in tempi brevi, delle somme di cui necessita, per poter poi restituire gli importi richiesti nel corso degli anni mediante una trattenuta mensile operata dal datore di lavoro sulla propria busta paga. Con tale meccanismo il creditore che ha erogato il prestito al lavoratore dipendente risulta garantito dal datore di lavoro terzo obbligato che, per effetto della cessione del credito a lui regolarmente notificata, è tenuto a versare al creditore cessionario quanto trattenuto. Lo schema giuridico tipico che si delinea prevede tre autonomi rapporti obbligatori: il primo fra creditore che eroga il prestito e lavoratore cedente (lavoratore che richiede il prestito in cambio della cessione del quinto del proprio stipendio) che sorge per effetto della sottoscrizione del contratto; il secondo fra cedente e [ ... leggi tutto » ]


Se il creditore concede il prestito dietro cessione del quinto in violazione alle norme che ne vieterebbero l’erogazione

3 Agosto 2017 - Loredana Pavolini


L'articolo 39 del dpr 180/1950 dispone il divieto di contrarre una nuova cessione prima che siano trascorsi almeno due anni dall'inizio della cessione stipulata per un quinquennio o almeno quattro anni dall'inizio della cessione stipulata per un decennio, salvo che sia stata consentita l'estinzione anticipata della precedente cessione, nel qual caso può esserne contratta una nuova purché sia trascorso almeno un anno dall'anticipata estinzione. Anche prima che siano trascorsi due anni dall'inizio di una cessione quinquennale, può essere contratta la cessione decennale, quando questa si faccia per la prima volta, fermo restando l'obbligo di estinguere la precedente cessione. Ma cosa succede se viene comunque consesso un prestito dietro cessione del quinto in violazione della norma appena richiamata? Al quesito ha risposto il Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) con la decisione 5762/2016. Secondo gli arbitri, la violazione del disposto di legge in materia di termini minimi da rispettare per [ ... leggi tutto » ]