conti correnti bancari e postali e libretti di deposito a risparmio


L’abf ci ripensa » in caso di conto corrente cointestato e pignoramento dell’intero saldo su azione esecutiva promossa verso uno dei cointestatari, il correntista non debitore deve rivolgersi al giudice dell’esecuzione per liberare la propria quota

25 Febbraio 2016 - Giovanni Napoletano


Il collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario, con la decisione 8227/15, ha in parte modificato l'orientamento precedentemente assunto dai collegi di Milano e Napoli (fra le altre vedasi la decisione 740/13) in tema di pignoramento di un conto corrente cointestato in seguito all'azione esecutiva promossa dal creditore nei confronti di uno dei cointestatari. Secondo il collegio di coordinamento, una volta rifluite le rimesse su un conto corrente cointestato, si produce la piena confusione del patrimonio dei cointestatari senza possibilità di distinguere, da parte della banca, il patrimonio personale di ciascuno dei cointestatari, neppure per quote ideali. E, inoltre, in presenza di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, la banca può soltanto dare esecuzione senza nulla poter opporre o far valere. Quanto alla tutela dei diritti e degli interessi del cointestatario non debitore che assume di aver subito una lesione delle sue prerogative, egli potrà far valere le proprie ragioni proponendo opposizione all'esecuzione [ ... leggi tutto » ]


Bail-in: ovvero come i risparmiatori pagano per gli errori delle banche » l’ultima truffa legalizzata a danno dei consumatori

9 Gennaio 2016 - Gennaro Andele


Indietro nel tempo: la storia del bail-in nel mondo Domandiamoci cosa sia il bail-in in sostanza: cerchiamo di rispondere a questa domanda e svelare le manovre e gli interessi che si celano dietro allo spostamento dell'onere dei salvataggi bancari dalla BCE di Mario Draghi alle tasche dei correntisti, cioè noi. I risparmiatori italiani hanno dovuto fare la conoscenza del termine bail-in, che per loro ha significato sostanzialmente: “la banca continua ad esistere, ma a sparire sono i tuoi risparmi”. Come siamo arrivati a questo? È molto interessante! In realtà la storia, diciamo così, del bail-in (e soprattutto di come il bail-in non funzioni), è stata scritta all'inizio, negli Stati Uniti. Vale a dire durante la famosa crisi della Lehman del 2008, la crisi del subprime. C’erano troppi debiti in giro; le banche avevano fatto credito in modo incontrollato, prestando soldi a chi erano quasi certi che non li avrebbe potuti [ ... leggi tutto » ]


Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore – tutto come prima per quanto riguarda gli assegni

8 Gennaio 2016 - Ludmilla Karadzic


È vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a 3.000 euro. Il trasferimento è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati. Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche e Poste Italiane. Per il servizio di rimessa di denaro (money transfer) la soglia è di mille euro. Le modifiche apportate dalla legge di stabilità si limitano ai contenuti sopra evidenziati. Per il resto, le norma sulle limitazioni all'uso di assegni e libretti e saldo di libretti di deposito al portatore restano invariate, come si evince dal seguito. Per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta svolta dai cambiavalute, [ ... leggi tutto » ]


Il bail-in » come verremo espropriati dei nostri soldi depositati in conto corrente

4 Gennaio 2016 - Simonetta Folliero


I nostri conti correnti sono in pericolo - Cosa è il bail-in Il primo gennaio 2016 sono entrate in vigore, anche in Italia, nuove regole europee finalizzate, così affermano i banchieri ed i tecnocrati di Bruxelles, a gestire eventuali crisi bancarie con lo scopo di attenuarne gli effetti. Peccato, tuttavia, che il tutto avverrà soprattutto a spese di correntisti e risparmiatori (come già abbiamo avuto modo di capire leggendo le cronache di fine 2015). Le sedicenti istituzioni europee hanno deciso, infatti, che il costo di un'eventuale crisi bancaria dovrà essere sostenuto principalmente all'interno della banca stessa, come accade per le altre imprese: nelle parole di tutti i giorni, dunque, quando si evoca il termine bail-in si tratta, semplicemente, di descrivere il modo in cui, in caso di default dell'istituto di credito, verranno ulteriormente spremuti i correntisti ignari. I banchieri e i tecnocrati di Bruxelles aggiungono che le nuove regole mirano [ ... leggi tutto » ]


Per esigere il debito ultradecennale del correntista la banca deve esibire comunque la documentazione

20 Novembre 2015 - Simonetta Folliero


Per il diritto del correntista di richiedere copia della documentazione relativa al rapporto contrattuale intrattenuto, vige, com'è noto, il limite della decennalità rispetto all'operazione conclusa. In altre parole, la legge limita il diritto del correntista al rilascio della documentazione (naturalmente a sue spese) alla condizione che deve trattarsi di operazioni specifiche poste in essere negli ultimi dieci anni. Tuttavia, nei rapporti bancari in conto corrente, la banca non può sottrarsi all'onere di provare il proprio credito invocando l'insussistenza dell'obbligo di conservare le scritture contabili oltre dieci anni dalla data dell'ultima registrazione, in quanto tale obbligo volto ad assicurare una più penetrante tutela dei terzi estranei all'attività imprenditoriale non può sollevarla dall'onere della prova piena del credito vantato anche per il periodo ulteriore. Questo il principio enunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 22183/15. [ ... leggi tutto » ]