pignoramento presso terzi - tipologie e problematiche


Pignoramento dello stipendio – non commette reato il datore di lavoro terzo pignorato che, dopo l’assegnazione giudiziale, non trasferisce il quinto della busta paga al creditore procedente

24 Agosto 2019 - Chiara Nicolai


Con riguardo alla procedura esecutiva presso terzi, l'articolo 546 del codice di procedura civile, comma 1, stabilisce che dal giorno in cui gli è notificato l'atto previsto di pignoramento, il terzo è soggetto, relativamente alle cose o alle somme da lui dovute e nei limiti dell'importo del credito precettato aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Qualora l'oggetto del pignoramento sia un credito, gli obblighi che la legge impone al custode devono interpretarsi nel senso che il terzo, una volta notificatagli il decreto giudiziale di assegnazione al creditore procedente delle somme detenute in custodia, non può compiere atti di disposizione sulla somma pignorata e non può consegnare o pagare le somme da lui dovute al debitore sottoposto ad azione esecutiva, senza apposito ordine del giudice. Ciò all'evidente scopo di evitare la sottrazione delle somme dal medesimo dovute all'azione esecutiva del creditore procedente. Ne discende che, in [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento presso terzi – la quietanza liberatoria rilasciata dal debitore esecutato al terzo pignorato deve avere data certa

14 Ottobre 2018 - Annapaola Ferri


Il creditore pignorante è onerato della prova dell'esistenza del credito del terzo pignorato (debitor debitoris) verso il proprio debitore: le scritture private intercorse fra il debitore sottoposto ad azione esecutiva ed il terzo pignorato sono opponibili al creditore procedente solo nei limiti di cui all'articolo 2704 del codice civile. Pertanto, la data della scrittura privata non autenticata, sottoscritta dal debitore sottoposto ad azione esecutiva ed il debitore del debitore (il terzo pignorato), non è opponibile al creditore procedente, se non dal giorno in cui la scrittura è stata registrata o dal giorno della morte o della sopravvenuta impossibilità fisica di colui o di uno di coloro che l'hanno sottoscritta, o dal giorno in cui il contenuto della scrittura è riprodotto in atti pubblici o, infine, dal giorno in cui si verifica un altro fatto che stabilisca in modo egualmente certo l'anteriorità della formazione del documento. Ne deriva che il terzo [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento esattoriale presso terzi – l’atto è nullo se non sono indicate ed allegate le cartelle di pagamento per le quali si procede ad esecuzione forzata

1 Dicembre 2017 - Ludmilla Karadzic


In tema di esecuzione esattoriale, l'atto di pignoramento presso terzi, anche quando é predisposto nelle forme previste dal dpr 602/1973, articolo 72-bis, ha la natura di atto esecutivo e, quindi, di atto processuale di parte. Pertanto, al pignoramento presso terzi ai sensi del DPR 602/1973, ex articolo 72-bis si applica il disposto dell'articolo 543 del codice di procedura civile secondo il quale l'atto in questione deve contenere l'indicazione del credito per cui si procede. Infatti, nell'esecuzione forzata esattoriale gli unici atti che rendono edotto il debitore del contenuto del titolo esecutivo sono la cartella esattoriale, ed eventualmente l'avviso di mora, i quali a loro volta indicano, specificandone la fonte e la natura, il credito per il quale si procede a riscossione. Ne discende che l'atto di pignoramento di tipo esattoriale non può contenere, pena la sua nullità, una insufficiente specificazione del credito, indicato ad esempio con la generica dicitura Euro [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato – cosa può fare il cointestatario non debitore per tutelare i propri diritti

22 Luglio 2017 - Simonetta Folliero


In un conto corrente cointestato si produce la piena confusione del patrimonio dei cointestatari, senza possibilità di distinguere, da parte della banca, il patrimonio personale di ciascuno di essi, neppure per quote ideali. In presenza di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, come il pignoramento del conto corrente, in seguito ad azione esecutiva promossa dal creditore nei confronti del cointestatario debitore, la banca può soltanto adempiere, senza nulla poter opporre o far valere. Infatti, ricevuta la notifica dell'intimazione a non disporre delle somme accreditate in conto corrente senza ordine del giudice, la banca è obbligata, per legge, a sottrarre ai cointestatari un importo fino a concorrenza di quanto indicato nell'atto di pignoramento. La banca, inoltre, non può essere gravata dall'incombenza di attribuire le somme spettanti a ciascun cointestatario per tutelare i diritti e gli interessi del cointestatario non debitore. La tutela del cointestatario non debitore può essere affidata ad un ricorso al [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento fiscale conti correnti: cosa cambia realmente dal primo luglio 2017?

12 Giugno 2017 - Andrea Ricciardi


Pignoramento fiscale conti correnti: cosa cambia realmente dal primo luglio 2017? Ne sono state dette e scritte tante, sul web ed altrove, in merito all'ipotesi di un pignoramento più semplice dei conti correnti da parte del fisco: ma cosa è cambiato sostanzialmente, e dove sta la verità? Facciamo chiarezza con questo intervento. Nei giorni scorsi, si è parlato della possibilità di una "velocizzazione" del pignoramento del conto corrente da parte di Equitalia a partire dal 1 luglio 2017. Data la molta confusione fatta sul web in questo tema, qual è la verità? Equitalia, in qualità di Agente per la riscossione, poteva già pignorare i crediti del debitore secondo una procedura molto più semplice di quella prevista dal Codice di procedura civile. Non era obbligatorio, infatti, citare il terzo dinanzi al Tribunale competente per ottenere in questa sede l'ordinanza di assegnazione, ma poteva direttamente ordinare al terzo di corrispondere entro sessanta [ ... leggi tutto » ]