pignoramento ed espropriazione di beni indivisi in comunione cointestati o attribuiti a fondo patrimoniale


Conto corrente cointestato – giurisprudenza e codice civile

6 Ottobre 2019 - Annapaola Ferri


Conto corrente cointestato - Cointestatari vs eredi Dalla cointestazione e dalla possibilità di operare sul conto senza limitazioni, deriva per tutti i cointestatari la piena disponibilità del saldo attivo (e del conto titoli associato). Infatti l'articolo 1854 del codice civile dispone che nel caso in cui il conto corrente sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto. Tuttavia, come stabilito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 77/2018, qualora il saldo attivo risulti discendere dal versamento di somme di [ ... leggi tutto » ]


Come il comproprietario non debitore di un bene indiviso può liberare la propria quota di immobile da un’ipoteca iscritta contro altro comproprietario debitore

25 Dicembre 2018 - Annapaola Ferri


L'ipoteca iscritta sulla frazione ideale (o astratta) del partecipante debitore alla comunione (tipicamente quella ereditaria), produce effetto rispetto, esclusivamente, a quei beni o a quella porzione di beni che a lui verranno assegnati nella divisione. I creditori ipotecari di un debitore partecipante alla comunione del bene indiviso, al quale siano stati assegnati beni diversi da quelli ipotecati, possono far valere le loro ragioni anche sulle somme a lui dovute per conguagli o, qualora sia stata attribuita una somma di danaro in luogo di beni in natura, possono far valere le loro ragioni su tale somma, con prelazione determinata dalla data [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento ed espropriazione dei beni indivisi (non in comunione) quando non tutti i comproprietari sono obbligati verso il creditore

8 Maggio 2018 - Ornella De Bellis


Per bene indiviso si intende un bene in comproprietà fra più soggetti, in comunione legale con il coniuge o in comunione ereditaria, o sul quale gravano diritti reali espropriabili diversi dalla proprietà concessi a terzi quali l'usufrutto e il comodato d'uso. Il bene indiviso può essere pignorato anche quando non tutti i comproprietari (o i detentori di diritti reali gravanti sul bane) sono obbligati verso il creditore. In tal caso del pignoramento deve notificato avviso, a cura del creditore pignorante, anche agli altri soggetti coinvolti ai quali è fatto divieto di lasciare separare dal debitore la sua parte delle cose [ ... leggi tutto » ]


Società di persone – non espropriabili le quote sociali per debiti personali del socio

20 Settembre 2017 - Marzia Ciunfrini


Le quote delle società (società in nome collettivo, società in accomandita semplice) di persone non possono, quanto meno in linea di principio, essere espropriate finché dura la società a beneficio dei creditori particolari dei soci. Il principio non é enunciato espressamente in alcuna disposizione di legge, ma si desume con sicurezza dalla disciplina complessiva delle società personali, tradizionalmente ispirata all'esigenza che i rapporti fra i soci siano caratterizzati da un elemento fiduciario secondo il quale, salvo diversa disposizione dell'atto costitutivo, le partecipazione sociale può essere trasferita solo con il consenso di tutti i soci, ovvero di quelli che rappresentano la [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato – cosa può fare il cointestatario non debitore per tutelare i propri diritti

22 Luglio 2017 - Simonetta Folliero


In un conto corrente cointestato si produce la piena confusione del patrimonio dei cointestatari, senza possibilità di distinguere, da parte della banca, il patrimonio personale di ciascuno di essi, neppure per quote ideali. In presenza di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, come il pignoramento del conto corrente, in seguito ad azione esecutiva promossa dal creditore nei confronti del cointestatario debitore, la banca può soltanto adempiere, senza nulla poter opporre o far valere. Infatti, ricevuta la notifica dell'intimazione a non disporre delle somme accreditate in conto corrente senza ordine del giudice, la banca è obbligata, per legge, a sottrarre ai cointestatari un [ ... leggi tutto » ]