donazioni e comodati


Donazione di un immobile » ecco quando è possibile effettuarla senza dover pagare il notaio

13 Febbraio 2017 - Andrea Ricciardi


Donazione di un immobile » Ecco quando è possibile effettuarla senza dover pagare il notaio Ecco quando è possibile effettuare la donazione di un immobile senza dover pagare le spese notarili. Effettuare la donazione di un bene senza pagare notaio e tasse, in alcuni casi, è possibile. Come noto, non tutte le donazioni necessitano dell'atto pubblico (rogito notarile e presenza di due testimoni), ma solo quelle di "non modico valore". La donazione di un immobile, pèrò, non può mai considerarsi di modico valore e per questo necessita sempre di un notaio. La conseguenza del mancato rispetto della forma imposta dalla legge rende nulla la donazione. Se nulla infatti, la donazione potrebbe essere impugnata dallo stesso donante (nel caso in cui dovesse ripensarci in un momento successivo) o da uno degli eredi alla sua morte. La legge perciò non fissa un criterio prestabilito, ma solo una clausola generica che il giudice [ ... leggi tutto » ]


Donazione di immobile a parenti o amici per evitare il pignoramento » quando è possibile e quando diventa reato

10 Febbraio 2017 - Andrea Ricciardi


Donazione di immobile a parenti o amici per evitare il pignoramento » Quando è possibile e quando diventa reato Effettuare la donazione del proprio immobile ad amici e parenti, per sfuggire al pignoramento, è in alcuni casi, un opzione valida, mentre in altri, è configurabile come reato: facciamo chiarezza sulla questione. E' possibile effettuare la donazione della propria casa per sfuggire al pignoramento? Se un contribuente si sottrae dal pagamento delle imposte allora sta compiendo un reato di sottrazione fraudolenta e questo anche nel caso in cui stia cedendo ad altri i propri beni pignorabili, rendendo impossibile per la legge, la riscossione forzata. Il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte ricorre solo quando il contribuente compia atti di cessione dei beni tali da rendere inefficace la riscossione forzata. È quanto chiarito dalla Cassazione con la sentenza 3011/17. E' reato effettuare la donazione della casa per evitare il pignoramento [ ... leggi tutto » ]


Successione: prescrizione dell’azione del legittimario che contesta precedenti donazioni fatte in vita dal de cuius, anche simulate come vendite a titolo oneroso

10 Gennaio 2017 - Ornella De Bellis


Qualora l'erede agisca come legittimario a tutela della quota di riserva, proponendo domanda di riduzione di atti di trasferimento a titolo oneroso, previo accertamento della simulazione degli stessi in quanto dissimulanti donazione, il termine decennale di prescrizione dell'azione di simulazione decorre dal momento dell'apertura della successione, perché soltanto in tale momento si concretizza l'ipotizzata lesione della quota di riserva del legittimario. In tal senso hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 138/2017. [ ... leggi tutto » ]


Il coerede non può donare la quota di un bene indiviso compreso nella massa ereditaria

4 Aprile 2016 - Marzia Ciunfrini


La donazione di un bene altrui, benché non espressamente vietata, deve ritenersi nulla, a meno che nell'atto si affermi espressamente che il donante sia consapevole dell'attuale non appartenenza del bene al suo patrimonio. Ne consegue che la donazione, da parte del coerede, della quota di un bene indiviso compreso in una massa ereditaria è nulla, non potendosi, prima della divisione, ritenere che il singolo bene faccia parte del patrimonio del coerede donante. Questo il principio giuridico enunciato dai giudici della Corte Suprema nella sentenza 5068/16. [ ... leggi tutto » ]


Eredità e successione – reintegrazione della quota di legittima con riduzione delle disposizioni testamentarie e delle donazioni effettuate in vita dal de cuius

19 Marzo 2016 - Patrizio Oliva


Il nostro ordinamento riserva a determinati soggetti legittimari (coniuge, figli e ascendenti del defunto) una quota di eredità legittima, della quale non possono essere privati per volontà del defunto, sia stata questa espressa in un testamento o eseguita in vita mediante donazioni.Il testatore, pertanto, può liberamente disporre solo della quota che la legge non riserva a questi soggetti ovvero la quota disponibile. Ai fini della reintegrazione della quota di legittima lesa, devono anzitutto essere ridotte le disposizioni testamentarie; tale riduzione colpisce proporzionalmente tutte le disposizioni testamentarie, sia a titolo universale che a titolo particolare, nei limiti di quanto è necessario per soddisfare il diritto del legittimario. Il testatore non può impedire la riduzione delle disposizioni testamentarie, ma può soltanto disporre che una disposizione (cosiddetta disposizione privilegiata) sia ridotta dopo che siano state ridotte le altre e ciò non sia stato sufficiente a reintegrare la quota di legittima lesa. In ogni [ ... leggi tutto » ]