donazioni e comodati


Se il donante acquista un nuovo immobile con le agevolazioni fiscali prima casa e poi risolve per mutuo consenso la precedente donazione di un immobile acquisito con le medesime agevolazioni, non decade dal beneficio

2 Novembre 2019 - Giorgio Valli


Con la risoluzione della donazione mediante mutuo consenso (o mutuo dissenso, se si vuole mettere in risalto il venir meno del consenso) fra donante e donatario, si consegue il ritorno del bene nella proprietà del donante: in pratica, il bene a suo tempo donato, rientra nel patrimonio dell'originario proprietario. La Corte di cassazione, con la sentenza 3935/2014 ha decretato che lo scioglimento per mutuo consenso di una donazione realizza un nuovo trasferimento di proprietà. Tanto è vero che sono comunque dovute imposte di registro, ipotecaria e catastale, percepibili sul trasferimento connesso all'atto a qualsiasi titolo ciò avvenga (vendita, donazione, successione, conferimento in società, o decisione giudiziaria). In pratica, la risoluzione della donazione da donante a donatario equivale ad una nuova donazione da donatario a donante. Su queste basi, l'Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello 433/2019, ha convenuto che la pattuizione con la quale si verifica la retrocessione del [ ... leggi tutto » ]


Trasferimento da disponente a beneficiario di denaro con un bonifico bancario o di titoli tramite bancogiro – si tratta di una donazione diretta che presuppone la stipula di un atto pubblico

9 Settembre 2019 - Annapaola Ferri


Vale la pena passare dapprima in rassegna le ipotesi più significative che l'esperienza giurisprudenziale ha ricondotto all'ambito o della donazione indiretta e della donazione diretta per le quali è necessaria l'adozione di uno specifico contratto. Va ricordato, infatti, che la donazione diretta, per essere valida, richiede, come previsto dall'articolo 782 del codice civile, la forma dell'atto pubblico, salvo che si tratti di somma di modico valore. La donazione indiretta, invece, disciplinata dall'articolo 809 del codice civile, non richiede, per la sua validità, la forma dell'atto pubblico. Cosa si intende per donazione indiretta Si considera donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora detta somma, all'atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari. Anche la cointestazione di buoni postali fruttiferi, ad esempio operata da un genitore per ripartire fra i figli anticipatamente le proprie sostanze, [ ... leggi tutto » ]


Eredità e successione – collazione e azione di riduzione » differenze

12 Maggio 2019 - Annapaola Ferri


Poiché la collazione obbliga i coeredi accettanti a conferire nell'asse ereditario i beni ricevuti con donazioni, essa può raggiungere il risultato di eliminare le eventuali lesioni di legittima realizzati attraverso tali atti, senza necessità del ricorso alla tutela apprestata dalla legge per la quota di legittima. Tuttavia l'eventualità che la collazione, tramite il rientro del bene donato nella massa da dividere, possa sortire l'effetto di porre rimedio a una lesione di legittima non significa che la collazione debba essere intesa come strumento per reintegrare la legittima. Infatti non tutte le donazioni effettuate in vita dal de cuius sono soggette a collazione, ma solo quelle a favore del coniuge e del discendente. Inoltre, in base all'articolo 559 del codice civile le donazioni (non soggette a collazione) non si riducono proporzionalmente come le disposizioni testamentarie, ma cominciando dall'ultima e risalendo via via alle anteriori. Tale norma consente al legittimario di aggredire la [ ... leggi tutto » ]


Eredità e successione – collazione e disposizione testamentaria di dispensa dalla collazione

11 Maggio 2019 - Patrizio Oliva


Come è noto, i figli del de cuius e i loro discendenti ed il coniuge del de cuius che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente (articolo 737 del codice civile - collazione). In sede di domanda giudiziale di divisione dell'eredità (Cassazione 15131/2005), si procede a riduzione delle disposizioni testamentarie per i legittimari (tutti gli altri sono legatari). Si procede a collazione e la divisione viene effettuata, fra i legittimari, in osservanza allo schema di divisione dell'eredità regolata con testamento, costituita dalle quote lasciate ai legittimari ed alle donazioni effettuate in vita a coniuge, figli e nipoti del de cuius. I legittimari compensano fra loro le quote di eredità a cui hanno diritto secondo la legge. L'obbligo della collazione sorge automaticamente e i beni donati in vita dal de cuius devono essere conferiti indipendentemente da una espressa richiesta, [ ... leggi tutto » ]


Le cose da sapere quando si acquista un bene che il venditore ha ricevuto in donazione – la risoluzione della donazione per mutuo dissenso (o consenso)

20 Gennaio 2019 - Patrizio Oliva


Il sistema italiano di tutela dei legittimari presenta caratteristiche tali da far sì che ne risulti gravemente ostacolata la circolazione dei beni di cui il proprietario abbia disposto per donazione (basti pensare che il sistema bancario non concede credito garantito da ipoteca, se l'immobile offerto in garanzia è stato ottenuto attraverso una donazione). Vengono in considerazione, da un lato, la retroattiva reale della riduzione che si esplica anche nei confronti dei terzi aventi causa, siano essi acquirenti della proprietà o acquirenti di diritti reali di godimento o di garanzia; dall'altro, la regola (inderogabile) che la lesione di legittima, e quindi la riducibilità della disposizione, si determinano con riguardo esclusivo al momento della morte del donante. Così, il donatario ed i suoi aventi causa sono posti in condizione di instabilità per l'intero spazio di tempo che va dal momento della donazione a quello in cui la donazione può essere impugnata dall'attore [ ... leggi tutto » ]