decreto ingiuntivo opposizione a decreto ingiuntivo e al precetto opposizione esecuzione e agli atti esecutivi


Il precetto deve far riferimento alla possibilità del debitore di intraprendere le procedure sulla composizione della crisi da sovraindebitamento (legge 3/2012 cosiddetta salva suicidi)

29 Giugno 2015 - Ornella De Bellis


Il decreto legge 83/15 stabilisce che il precetto (evidentemente rivolto ai soggetti non fallibili) deve contenere l'avvertimento che il debitore può, con l'ausilio di un organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, porre rimedio alla situazione di sovraindebitamento concludendo con i creditori un accordo di composizione della crisi o proponendo agli stessi un piano del consumatore. In pratica, servendosi delle opzioni concesse al debitore sovraindebitato dalla legge 3/12. L'omissione del riferimento al possibile esercizio di tale facoltà, sarà deducibile dal debitore precettato con il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi ex articolo 617 del codice di procedura civile. [ ... leggi tutto » ]


Decreto ingiuntivo per credito relativo a canoni di locazione arretrati – non opporsi può costare caro

29 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


Il decreto ingiuntivo non opposto acquista autorità di giudicato, in relazione al diritto di credito in esso sancito, tanto in ordine all'esistenza e validità del rapporto ed alla prestazione dovuta, quanto alla inesistenza di fatti impeditivi, modificativi o estintivi, impedendo che in un successivo giudizio avente ad oggetto una domanda fondata sullo stesso rapporto si proceda ad un nuovo esame sul quantum effettivamente dovuto dal debitore. Il giudicato formatosi a seguito della mancata opposizione avverso un decreto ingiuntivo, recante intimazione di pagamento di canoni arretrati in relazione ad un rapporto di locazione, fa stato fra le stesse parti circa l'esistenza e validità del rapporto corrente e sulla misura del canone preteso, nonché circa l'inesistenza di tutti i fatti impeditivi o estintivi. II principio appena riassunto ha natura generale. Esso non è stato affermato solo nella materia locativa, ma in ogni caso in cui si ë trattato di stabilire se un [ ... leggi tutto » ]


Notifica di atti giudiziari in ambito comunitario – legittima la raccomandata ar o mezzo equivalente

8 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


La notifica degli atti giudiziari nei Paesi dell'Unione Europea è disciplinata dal Regolamento (CE) n. 1393/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007 (relativo alla notifica ed alla comunicazione negli Stati membri degli atti giudiziari ed extragiudiziali in materia civile o commerciale). L'art. 14 di tale Regolamento espressamente accorda agli Stati membri la facoltà di notificare o comunicare atti giudiziari alle persone residenti in un altro Stato membro direttamente tramite i servizi postali, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o mezzo equivalente. Più in dettaglio, la normativa comunitaria in tema di notifica o comunicazione diretta degli atti giudiziari formati in uno Stato membro e destinati a soggetti residenti in altro Stato membro, precisa pure che chiunque abbia un interesse in un procedimento giudiziario può notificare o comunicare atti direttamente tramite gli ufficiali giudiziari, i funzionari o altre persone competenti dello Stato membro richiesto, sempre che questo [ ... leggi tutto » ]


Decreto ingiuntivo europeo – di cosa si tratta, opposizione e notifica

8 Giugno 2015 - Annapaola Ferri


Decreto ingiuntivo europeo Il decreto ingiuntivo europeo è un titolo esecutivo formatosi in uno dei Paesi membri dell'Unione Europea (ad eccezione della Danimarca) e può essere munito di uno speciale certificato che lo rende idoneo ad avviare un'azione esecutiva in uno qualsiasi degli altri Stati membri dell'Unione. La ratio dell'intera normativa è finalizzata a dotare il creditore di uno strumento di facile ed immediata esecutività in tutto il territorio dell'Unione dopo che al debitore sia stata offerta la possibilità di contestare adeguatamente la pretesa della controparte e che di questa facoltà non si sia avvalso o non si sia avvalso fruttuosamente. Si realizza così l'anticipazione da parte dello Stato in cui si forma il decreto ingiuntivo europeo del controllo di idoneità del titolo stesso a fungere da base legale di un processo esecutivo in altro Stato membro, e viene abbandonato il tradizionale sistema del controllo da parte dello Stato in [ ... leggi tutto » ]


Opposizione all’esecuzione da parte del terzo pignorato

5 Giugno 2015 - Tullio Solinas


Com'è noto, il criterio distintivo fra l'opposizione all'esecuzione e l'opposizione agli atti esecutivi si individua considerando che con l'opposizione agli atti esecutivi si contesta solo la legittimità dello svolgimento dell'azione esecutiva attraverso il processo, deducendosi l'esistenza di vizi formali degli atti compiuti o dei provvedimenti adottati nel corso del processo esecutivo e di quelli preliminari all'azione esecutiva. Invece, con l'opposizione all'esecuzione, si contesta l'an dell'esecuzione, cioè il diritto della parte istante di procedere ad esecuzione forzata per difetto originario o sopravvenuto del titolo esecutivo ovvero - nell'esecuzione per espropriazione - della pignorabilità dei beni. L'opposizione agli atti esecutivi va proposta entro venti giorni dalla notifica dell'atto. Non c'è termine, invece, per l'opposizione all'esecuzione. L'opposizione con cui si contesti il diritto del creditore di procedere esecutivamente in base al titolo esecutivo costituito dall'ordinanza di assegnazione, qualora si assuma l'integrale pagamento delle somme oggetto di assegnazione intervenuto dopo la pronuncia dell'ordinanza, va [ ... leggi tutto » ]