iscrizione alla centrale allarme interbancaria (CAI) - conseguenze e sanzioni


Conto corrente di base – il conto corrente con canone annuale onnicomprensivo senza ulteriori costi a carico del cliente consumatore che può essere aperto anche da protestati e cattivi pagatori

17 Agosto 2019 - Simonetta Folliero


A partire dal primo gennaio 2020, le banche e Poste Italiane sono tenute a offrire al cliente consumatore un conto corrente cosiddetto di base: il conto corrente di base include, a fronte di un canone annuale onnicomprensivo, il numero di operazioni annue effettuabili senza addebito di ulteriori spese definito con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia. Il decreto individua, per uno o più profili di clientela ai quali il conto di base è destinato, un numero di operazioni sufficiente a coprire l'uso personale da parte del cliente consumatore. Le operazioni e i servizi inclusi nel conto di base comprendono almeno quelli di seguito elencati apertura, gestione e chiusura del conto corrente; accreditamento di fondi sul conto corrente (deposito di contante, accredito stipendio e pensione); prelievo di contante all'interno dell'Unione europea, presso le dipendenze della banca o gli sportelli ATM, anche al di fuori degli orari [ ... leggi tutto » ]


Assegno scoperto – il preavviso di iscrizione in cai va notificato anche al soggetto eventualmente delegato all’emissione

29 Gennaio 2017 - Simonetta Folliero


Nel caso di mancato pagamento, in tutto o in parte, di un assegno per difetto di provvista, la legge 386/1990 (articolo 9 bis) dispone che la banca comunichi al traente (il titolare del conto corrente da cui è stato emesso l'assegno) che, decorso il termine di sessanta giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione del titolo, senza che egli abbia fornito la prova dell'avvenuto pagamento tardivo, il suo nominativo sarà iscritto nell'archivio CAI (Centrale Allarme Interbancaria) e che dalla stessa data gli sarà revocata ogni autorizzazione ad emettere assegni. Con la comunicazione il traente è invitato a restituire, alla scadenza del medesimo termine e sempre che non sia effettuato il pagamento, tutti i moduli di assegno in suo possesso alle banche e agli uffici postali che li hanno rilasciati. Secondo i giudici di legittimità (sentenza 24724/2016) sussiste l'obbligo della banca di comunicare anche all'eventuale delegato di traenza (chi [ ... leggi tutto » ]


Procedura di richiamo di un assegno bancario o postale privo di copertura – come evitare il protesto e la segnalazione alla centrale di allarme interbancaria (cai)

3 Settembre 2016 - Simonetta Folliero


Prima di passare alla trattazione del richiamo di un assegno bancario o postale privo di copertura, ci sembra utile ricordare che per traente si intende il soggetto che emette l'assegno; la banca trattaria è la banca presso la quale è intrattenuto il rapporto di conto corrente da cui devono essere prelevati i fondi per il pagamento dell'assegno al beneficiario (o portatore, in caso di assegni trasferibili); la banca negoziatrice è la banca alla quale il beneficiario consegna l'assegno con delega all'incasso conferita con la girata per incasso o per procura, così come previsto dall'articolo 26 del regio decreto 1736/1933 (legge assegno). Il richiamo del titolo da parte della banca negoziatrice presuppone, ovviamente, che il cliente della stessa (beneficiario o portatore dell'assegno) abbia revocato la procura ad incassarlo (previo accordo intervenuto con il traente). Sull'idoneità del richiamo ad impedire l'iscrizione in CAI la giurisprudenza non esprime orientamenti univoci. Secondo parte della [ ... leggi tutto » ]


Assegni scoperti, protesto, segnalazione in cai, pagamento tardivo, riabilitazione – tips and tricks

2 Settembre 2016 - Lilla De Angelis


A proposito di assegni scoperti, protesto di un assegno privo di copertura, iscrizione in Centrale di Allarme Interbancaria (CAI), pagamento tardivo e riabilitazione dal protesto, non tutti sanno che: L'assegno bancario o postale deve essere presentato al pagamento in tempo utile, ovvero nel termine di otto giorni, decorrenti dalla data indicata sul modulo, se è pagabile nello stesso comune in cui è stato emesso; nel termine di quindici giorni se pagabile in comune diverso da quello in cui è stato emesso; nel termine di trenta giorni se è pagabile in uno Stato diverso da quello in cui è stato emesso emesso, ma europeo o appartenente al bacino del Mediterraneo; nel termine di sessanta giorni se è pagabile in uno Stato diverso da quello in cui è stato emesso ed appartenente ad un diverso continente (articolo 32 regio decreto 1736/1933 da qui in avanti legge assegno). Il momento di presentazione dell'assegno [ ... leggi tutto » ]


Il mancato rispetto del termine di dieci giorni per l’invio della comunicazione di revoca di sistema non può essere invocato dal traente del titolo risultato impagato per contestare la legittimità della segnalazione del proprio nominativo in cai

26 Agosto 2016 - Ludmilla Karadzic


La normativa vigente (articolo 9-bis, legge 386/1990) recante la disciplina sanzionatoria degli assegni bancari prevede che il preavviso di revoca venga inviato dalla banca entro il decimo giorno dalla presentazione al pagamento del titolo parzialmente o integralmente scoperto. La comunicazione deve essere effettuata presso il domicilio eletto dal traente (colui che ha emesso l'assegno) a norma dell'articolo 9-ter. Tuttavia, il mancato rispetto del termine di dieci giorni previsto deve ritenersi dettato nell'interesse non già del traente dell'assegno, bensì dei terzi che con questi intrattengano rapporti. Lo si evince chiaramente dalle conseguenze che lo stesso legislatore riconnette al mancato rispetto del termine da parte della banca trattaria, la quale rimane obbligata a pagare gli assegni emessi dal traente dopo tale data e fino al giorno successivo alla comunicazione anche se manca o è insufficiente la provvista. In altre parole, il mancato rispetto del termine da parte della banca non può essere [ ... leggi tutto » ]