Cai e segnalazione per una carta Aura non pagata

Carta Aura e CAI

Cerco informazioni in merito ad una carta Aura, in quanto ero possessore di questa carta dal 2002 e circa un anno fa ho avuto una sofferenza che poi ho estinto: tale societa mi ha segnalato comunque alla CAI.

Chiedevo se e possibile tutt'oggi chedere a codesta societa una copia del mio contratto in originale. E perché essendo passati 12 mesi dall'estinzione sono ancora essere segnalato al CAI e come dovrei fare per un eventuale ricorso all'Autorità per la tutela della privacy.


Segnalazione CAI per utilizzo irregolare di carta AURA

L’iscrizione alla CAI avviene nel caso di utilizzo irregolare delle carte di pagamento ovvero quando l’emittente la carta abbia revocato il cliente dall'utilizzo della carta stessa a causa del mancato pagamento delle spese connesse con gli acquisti e i prelievi effettuati.

La CAI è, appunto, l’archivio informatico costituito presso la Banca d'Italia nel quale confluiscono informazioni riguardanti irregolarità commesse dalla clientela nell'utilizzo degli assegni e delle carte di pagamento.

La segnalazione, in caso di revoca, è obbligatoria

L’iscrizione nella CAI per revoca dall'utilizzo di carta di pagamento dura due anni. Diversamente dagli assegni (dove il soggetto iscritto non può più utilizzare assegni per il periodo di 6 mesi), l’iscrizione relativa alle carte di pagamento ha valore soltanto informativo: ciascun emittente può quindi autonomamente decidere se rilasciare o meno una carta a un soggetto iscritto nella CAI.

Per quanto sopra, non esistono validi motivi per un ricorso all'Autorità per la tutela della privacy. Può solo citare l’emittente FINDOMESTIC nel caso in cui lei abbia fondati elementi per ritenere errata o illegittima la revoca della carta AURA.

27 Novembre 2012 · Simone di Saintjust


Commenti e domande

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2 risposte a “Cai e segnalazione per una carta Aura non pagata”

  1. rikka ha detto:

    buon giorno,io ho una carta aura con findomestic importo utilizzabile 3.500 euro, volevo sapere se è legale un taeg del 23,45 per cento e un t.a.n 20,16 per cento.

    Queste maledette carte sono sanguisughe non ne esci più, considerato che prendo uno stipendio fisso più le provvigioni sono dipendente,ma da 6-7 mesi ci hanno congelato le provvigioni.

    Ho un figlio e fra mutuo e altri n.2 prestiti che prima potevo pagare non so più cosa fare.

    Se non pago più niente, oppure solo una parte di prestito? Attendo una vostra risposta.

    • Annapaola Ferri ha detto:

      Vanno esaminate le tabelle di Banca d’Italia sul TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) dalla data in cui ha preso la revolving ad oggi. Le può trovare qui.

      Si tratta, come potrà vedere, di tabelle classificate per anno. Per ciascun anno sono riportati i tassi effettivi globali medi ed il tasso soglia di usura in relazione alle varie tipologie di credito. Potrà individuare molto semplicemente il tipo di credito (revolving) che le è stato erogato.

      Un articolo esplicativo su come si ottiene dal TEGM il tasso soglia di usura è riportato qui. Lo segnalo solo per chi avesse questa curiosità.

      Tornando a noi, se riesce ad individuare un periodo di tempo (anche un solo mese) in cui il tasso applicatole supera la soglia limite di usura, avrà risolto i suoi problemi.

      Se, invece, il prestito rotativo (quello che ottiene con la revolving) è sotto soglia di usura, non pagando si espone a subire il pignoramento dello stipendio. Che potrebbe anche rappresentare un ragionevole consolidamento del suo debito.

      I pagamenti parziali sono inutili, a mio parere.

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