Bonus mobili » Come e quando richiedere l’agevolazione fiscale

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Bonus mobili » Chi può fruirne

Bonus mobili ed elettrodomestici: a chi spetta, per quali acquisti e come fare i pagamenti - Queste, ed altre, indispensabili informazioni nel prosieguo dell'articolo.

Si può usufruire di una detrazione irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Quando si può ottenere il bonus mobili

Per ottenere la detrazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio guardiole, appartamento del portiere, lavatoi) i condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti.

Il bonus mobili non è concesso, invece, se acquistano beni per arredare il proprio immobile.

Occorre, inoltre, che le spese per questi interventi di recupero edilizio siano sostenute a partire dal 6 giugno 2013. L'importo massimo di spesa concesso per la detrazione è di 10.000 euro.

Da notare bene che per ottenere il bonus mobili è necessario che la data dell'inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano effettuate prima di quelle per l'arredo dell'immobile.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all'Asl, quando è obbligatoria.

Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Per ottenere la detrazione sono necessari i seguenti interventi edilizi:

Ecco alcuni esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus mobili:

Manutenzione straordinaria

Ristrutturazione edilizia

Restauro e risanamento conservativo

Ecco, invece, alcuni esempi di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus:

Gli acquisti per i quali si può ottenere la detrazione bonus mobili

La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015 per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi. Vediamo la tipologia.

Per mobili nuovi la detrazione spetta per letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.

Per quanto concerne gli elettrodomestici nuovi, invece, come accennato, la detrazione si applica per oggetti di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come rilevabile dall'etichetta energetica.

L'acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia ancora stato previsto l'obbligo.

Rientrano nei grandi elettrodomestici, ad esempio, frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde ecc.

Come ottenere il bonus mobili

La detrazione per l'acquisto dei beni si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico persone fisiche).

La detrazione del 50%, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo, deve essere calcolata sull'importo massimo di 10.000 euro (riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici).

Questo limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte in comune dell'edificio oggetto di ristrutturazione.

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Per quanto concerne i pagamenti, come per i lavori di ristrutturazione, per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici è necessario effettuare i pagamenti con bonifici bancari o postali, sui quali va indicato:

E' consentito effettuare il pagamento anche mediante carte di credito o carte di debito.

La data del pagamento è individuata nel giorno di utilizzo da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.

Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Ricordiamo, infine, di conservare sempre i seguenti documenti:

10 Aprile 2014 · Andrea Ricciardi




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