Bonus mobili: in arrivo una proroga? » Ecco le nuove disposizioni

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Bonus mobili » Le nuoce disposizione: scadenza o proroga?

Mancano ormai tre mesi dalla scadenza del famoso bonus mobili.

Ogni giorno si moltiplicano gli auspici, le quasi-promesse, gli inviti.

Di una possibile proroga, se ne parlerà nelle ultime battute della preparazione della legge di Stabilità.

Pochi giorni ancora, comunque.

Tempo fa, Maurizio Lupi, Ministro dei Trasporti, spiegava l'idea del governo di ragionare con la legge di Stabilità per capire se questo bonus dovesse diventare un provvedimento strutturale, nel caso i risultati fossero veramente positivi.

Anche il viceministro dell'Economia, Luigi Casero ha raccontato del successo dell'ecobonus, secondo lui, uno dei successi di questa legislatura.

Bonus mobili » Carte e bancomat ammessi

Intanto il bonus mobili prosegue la sua corsa.

Nei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha dichiarato ammissibili carte di credito e bancomat.

Niente male in tempi di guerra, senza prigionieri, del Fisco ad ogni forma di pagamento in contante, con, ormai, l'idolatria della tracciabilità del denaro.

Peccato che poi quando si tratta di portare le prove di avvenuti pagamenti per avere le prove fiscali, bancomat e carte di credito non abbiano sempre valore per il fisco.

Ma, ora, non è più così.

Bonus mobili » Ricordiamo le detrazioni

Usufruendo del bonus mobili, i contribuenti che eseguono lavori di ristrutturazione di immobili residenziali hanno diritto a una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute per l'acquisto di mobili destinati all'arredo degli immobili su cui sono effettuati i lavori, con un tetto massimo di spesa di 10 mila euro (le spese sostenute per l'acquisto di condizionatori a pompa di calore e caldaie hanno invece un massimale di 96 mila euro, limite previsto per accedere al beneficio delle detrazioni per spese di ristrutturazione edilizia, e consentono una detrazione del 65%).

La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013.

Per ottenere il bonus è necessario che la data dell'inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni.

Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell'immobile.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all'Asl, quando la stessa è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Bonus mobili » Spazi comuni e condominio

Attenzione però. Il comma 2 dell'articolo 16 del decreto, tuttavia, non prevede più la limitazione agli interventi edilizi effettuati su singole unità immobiliari residenziali, pur mantenendo invariata la necessaria finalizzazione dell'acquisto all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Ne consegue che possono costituire valido presupposto per la fruizione della detrazione in esame l’effettuazione di interventi edilizi sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici residenziali, in funzione degli acquisti dei beni agevolati finalizzati all'arredo, rispettivamente, delle singole unità immobiliari e delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.).

L’effettuazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente ai singoli condomini, che fruiscono pro-quota della relativa detrazione, di acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all'arredo della propria unità immobiliare..

Bonus mobili » La procedura

Per ottenere le detrazioni quando si farà la dichiarazione dei redditi, è necessario seguire le indicazioni e le procedure segnalate dall'Agenzia delle Entrate.

Restano in vigore le regole iniziali: pagare l'acquisto con bonifici bancari o postali, con le stesse modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione indicando, quindi, la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.

È necessario indicare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Bonus mobili » Carte e bancomat: la tempistica

Per i pagamenti con carte credito o di debito, ora possibili, attenzione alla tempistica: a far fede sarà la data di pagamento che corrisponde al giorno di utilizzo della carta da parte del titolare.

Questa data, che è quella che verrà tenuta in considerazione per decidere se si rientra nella tempistica richiesta dalle agevolazioni, è quella che risulta nella ricevuta telematica di avvenuta transazione e non nel giorno di addebito.

Nessuna apertura ad altre forme di acquisto: non è consentito effettuare il pagamento tramite assegni bancari, contanti o altri sistemi.

Inoltre, per accedere alle detrazioni fiscali, bisognerà provare gli acquisti con prove documentali: quindi conservate la documentazione che attesta l’effettivo pagamento: ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente.

E' bene conservare con cura anche le fatture di acquisto dei beni con la normale precisazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

10 Ottobre 2013 · Gennaro Andele




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