Bolletta elettrica » Come leggerla ed analizzarla correttamente

Bolletta elettrica » Individuare l'offerta più adatta alle proprie esigenze

Analizzare tutte le voci della bolletta elettrica è un ottimo inizio per tentare di risparmiare sull'energia elettrica. Conoscere le proprie abitudini di consumo, la potenza utilizzata e le fasce orarie in cui si utilizza maggiore energia è fondamentale per individuare l’offerta più adatta alle proprie esigenze.

Con la bolletta dell'energia elettrica, famiglie e piccoli consumatori serviti in maggior tutela pagano per le seguenti voci di spesa:

I servizi di vendita

Sono la principale voce di costo della bolletta dell'utente domestico tipo (con consumi annui pari a 2700 kWh e potenza pari a 3 kW) residente e servito in maggior tutela. Comprendono tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l'energia elettrica ai clienti.

Sono suddivisi in tre principali voci di spesa:

  1. prezzo dell'energia
  2. prezzo commercializzazione e vendita
  3. prezzo del dispacciamento

Il prezzo dell'energia corrisponde al costo per l'acquisto dell'energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione.

I clienti che dopo il 1° luglio 2007 hanno cambiato fornitore passando al mercato libero, pagano i servizi di vendita in base alla soluzione commerciale scelta.

Per coloro che non hanno cambiato fornitore e usufruiscono del servizio di maggior tutela, è l'Autorità a fissare e aggiornare il "prezzo energia" (PE) ogni tre mesi, con una metodologia che tiene conto di quanto speso dall'Acquirente Unico (l'organismo incaricato degli acquisti per i clienti in maggior tutela) per approvvigionarsi sul mercato all'ingrosso, fino al momento dell'aggiornamento trimestrale, e delle stime su quanto prevede di spendere nei mesi successivi.

Il prezzo di commercializzazione e vendita si riferisce alle spese che le società di vendita sostengono per rifornire i loro clienti.

Per i clienti serviti in maggior tutela questa voce viene fissata dall'Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore del mercato libero

Il prezzo del dispacciamento si riferisce alle attività per il mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico. Il dispacciamento assicura che ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete per soddisfare i consumi, corrisponda un quantitativo uguale immesso dagli impianti produttivi. I clienti in maggior tutela pagano per questo servizio in proporzione ai consumi, secondo un valore aggiornato ogni tre mesi dall'Autorità; nei contratti di mercato libero può essere previsto diversamente.

L'Autorità ha stabilito che queste voci e le relativa spesa siano indicate con chiarezza nel quadro di riepilogo alla prima pagina della bolletta.

I servizi di rete

I servizi di rete sono le attività di trasporto dell'energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e comprendono la gestione del contatore. Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l'energia) ma una tariffa fissata dall'Autorità sulla base di precisi indicatori, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dell'inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza.

La differenza fra servizi di vendita e servizi di rete è sostanziale. Infatti, è sui servizi di vendita che si gioca la concorrenza e quindi la possibilità di risparmiare a seconda delle offerte commerciali dei diversi fornitori sul mercato libero.

Sui servizi di rete, invece, non c'è concorrenza perché il trasporto e la distribuzione dell'energia avvengono attraverso infrastrutture che non possono essere replicate e che vengono utilizzate da tutti i fornitori per servire tutti i consumatori

All'interno dei servizi di rete, si pagano gli oneri generali di sistema che vengono dettagliati in bolletta in modo puntuale una volta l'anno per ragioni di semplificazione.

Servono per pagare oneri introdotti da diverse leggi e decreti ministeriali (tra questi, i più rilevanti sono il decreto legislativo numero 79/99, il decreto del 26 gennaio 2000 del Ministro dell'industria e le leggi numero 83/03 e numero 368/03).

In ordine di incidenza sulla bolletta sono:

  1. incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
  2. promozione dell'efficienza energetica (componente UC7)
  3. oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT).
  4. regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4)
  5. compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
  6. sostegno alla ricerca di sistema (componente A5),
  7. copertura del bonus elettrico (componente As),
  8. copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (componente Ae)
  9. Il denaro raccolto per queste componenti viene trasferito alla Cassa conguaglio per il settore
  10. elettrico in un apposito Conto di gestione il cui utilizzo e gestione sono disciplinati dall'Autorità.

Fanno eccezione la componente A3, il cui gettito affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) e la componente As (bonus elettrico).

Le imposte addebitate in bolletta

Con la bolletta dell'energia elettrica si pagano:

L'accisa si applica alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti domestici con consumi fino a 1800 kWh godono di un'agevolazione per la fornitura nell'abitazione di residenza anagrafica a riduzione di questa imposta.

L'IVA si applica sul costo totale della bolletta (servizi di vendita+servizi di rete+accise). Attualmente l'IVA per i clienti domestici è pari al 10%; per i clienti con "usi diversi" è pari al 21%.

Consigli utili su come leggere la bolletta elettrica

Nella pagina frontale della bolletta sono indicati i dati di fornitura e il riepilogo degli importi fatturati. Per quanto riguarda i dati di fornitura, nella bolletta viene solitamente indicato il tipo di tariffa, la potenza impegnata e il consumo annuo in Kilowattora.

La tariffa D2 è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza non superiore ai 3kilowatt (oltre i 3 kw si applica la tariffa D3) e viene aggiornata annualmente dall'Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeeg).

Le tariffe applicate, inoltre, possono essere mono-orarie, con un unico prezzo per tutte le ore del giorno, oppure bi-orarie e multi-orarie, con prezzi differenti per le diverse fasce orarie di utilizzo dell'elettricità.

La potenza impegnata, invece, è il livello di potenza reso disponibile dal fornitore ed è ciò che permette alle famiglie di utilizzare più elettrodomestici contemporaneamente, mentre la voce consumo annuo Kwh indica la quantità di energia utilizzata nell'arco di 365 giorni e serve per avere una stima della spesa annua.

Sotto i dati di fornitura, si trova il riepilogo delle letture e dei prelievi fatturati. Qui è possibile vedere le letture dei contatori per le tre differenti fasce orarie, F1 (ad alto costo, dalle 8.00 alle 19.00), F2 e F3 (a basso costo, dalle 19.00 alle 8.00), e i rispettivi consumi in kilowattora.

Da questo specchietto è facile capire in quale fascia orario sia concentrata la maggior parte dell'utilizzo di elettricità.

Come accennato nei precedenti paragrafi, nel riepilogo degli importi fatturati sono indicate le differenti voci che concorrono a generare il costo totale della bolletta: i servizi di vendita, che corrisponde al prezzo dell'energia; i servizi di rete, quindi trasporto, distribuzione e gestione del contatore; l’imposta nazionale erariale di consumo; l’Iva, calcolata nella misura del 10% dell'imponibile (servizi di vendita+servizi di rete+imposta nazionale erariale di consumo).

Sul retro delle bolletta, invece, si trova il dettaglio di tutti gli importi con l’indicazione della tariffa (D2 o D3) per kw/h, composta da una quota fissa, dal corrispettivo di potenza impegnata e dal prezzo dell'energia utilizzata, che varia in relazione ai livelli annui di consumo.

21 Febbraio 2014 · Giovanni Napoletano




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