Banche, oggi ultimo giorno utile per svegliare i “conti dormienti” – ma c’è tempo fino al 16 dicembre

Per riattivare il conto sarà sufficiente richiedere un estratto conto o un carnet di assegni. Il termine ultimo è il 16 agosto, ma oggi è l'ultimo giorno lavorativo. Gli istituti avranno ancora quattro mesi di tempo per devolvere le somme non "risvegliate". Fino a quel momento, i clienti, potranno ancora rivolgersi direttamente alla propria banca.

Oggi è l'ultimo giorno per "risvegliare" i vecchi conti dormienti, quelli abbandonati negli istituti di credito da oltre 10 anni. Un "tesoretto" da circa 10 miliardi che, se non reclamato, andrà in un fondo per le vittime dei crack bancari.

Il termine ultimo è formalmente il 16 agosto, ma oggi è l'ultimo giorno lavorativo. Per i ritardatari è comunque prevista un'altra scadenza: il 16 dicembre. Dalla metà di febbraio, spiega l'Abi, i titolari di conti e rapporti dormienti hanno avuto 180 giorni di tempo per riattivare il conto, termine che scade oggi 16 agosto. Per i clienti che hanno ricevuto la raccomandata inviata dalla banca nell'ultimo giorno utile, e cioè il 17 febbraio scorso, ci sarà tempo fino a lunedì 18.

Ma, precisa l'Abi, non ci sarà alcun problema per chi dimentica la scadenza di agosto: gli istituti, infatti, avranno ancora quattro mesi di tempo - e cioè fino al 16 dicembre - per devolvere le somme al fondo istituito presso il ministero dell'economia e i clienti, fino al momento della devoluzione al fondo, potranno ancora rivolgersi direttamente alla propria banca.

Un ulteriore strumento di informazione alla clientela, spiega l'Abi, nasce a seguito di una decisione autonoma delle banche che, almeno un mese prima del versamento al fondo, pubblicheranno l'elenco di tutti i rapporti dormienti online e nelle proprie filiali. I clienti che si "sveglieranno" in ritardo, comunque, con corrono nessun pericolo di perdere i diritti sul proprio conto: potranno, infatti, reclamarne la titolarità anche dopo che la somma sarà versata al fondo ministeriale e per farlo avranno 10 anni di tempo.

Per riattivare il conto, spiega una nota, sarà sufficiente avvertire la propria banca, richiedere un estratto conto o un carnet di assegni. Non interrompono la "dormienza", invece, tutte le operazioni in automatico o quelle disposte dalla banca, ad esempio, operazioni quali l'addebito rid e altre forme di pagamento automatico. Stesso discorso vale per eventuali bonifici effettuati da terzi come nel caso dell'accredito dello stipendio o della pensione.

Per i rapporti diventati dormienti dopo il 17 agosto 2007, a seguito della comunicazione ai titolari effettuata dalla banca, l'elenco dei rapporti divenuti dormienti nel corso dell'anno solare precedente e non risvegliati sarà comunicato dagli istituti entro il 31 marzo (a partire dal 2009) con la pubblicazione su un quotidiano a diffusione nazionale e sul sito web del ministero dell'economia e le banche avranno ancora due mesi di tempo, entro il 31 maggio (a partire dal 2009), per versare le somme al fondo. Chi scopre solo in occasione della pubblicazione di tale avviso di avere dei soldi dimenticati fa ancora in tempo a richiederli direttamente alla banca.

da La Repubblica.it

Di seguito il comunicato ABI dell'8 di agosto 2008

Conti dormienti: ABI, c’è tempo fino al 16 per svegliarli.
Per riattivare i conti andati ‘in letargo’ c’è tempo fino alla metà di agosto.
Per dare la ‘sveglia’ al conto basterà ‘farsi vivi’ avvertendo la propria banca, richiedere un estratto conto o un carnet di assegni. Non sveglia il conto l’accredito dello stipendio o della pensione.

Mancano meno di 10 giorni alla scadenza del 16 agosto, termine entro cui i titolari di conti e rapporti dormienti possono reclamare la titolarità del proprio conto direttamente presso la banca. Per informare sulle varie opzioni per il ‘risveglio’ e sulle scadenze da rispettare, le banche hanno già inviato ai clienti, entro il 17 febbraio scorso, la lettera raccomandata con l’invito a ‘risvegliare’ tutti i conti e rapporti ‘addormentati’ prima che questi confluiscano nel Fondo istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Dal 17 febbraio, infatti, i titolari di conti e rapporti dormienti hanno 180 giorni di tempo per riattivare il conto, termine che scade il prossimo 16 agosto. Se ci si dimentica della scadenza di agosto nessun problema: gli istituti avranno ancora quattro mesi di tempo – e cioè entro il 16 dicembre - per devolvere le somme al Fondo e i clienti, fino al momento della devoluzione al Fondo, potranno ancora rivolgersi direttamente alla propria banca.

Le banche con una decisione autonoma volta ad incrementare le iniziative di informazione alla clientela, almeno un mese prima del versamento al Fondo, pubblicheranno l’elenco di tutti i rapporti dormienti online e nelle filiali.

Per quei clienti che si ‘sveglieranno’ in ritardo nessun pericolo di perdere i diritti sul proprio conto. Potranno, infatti, reclamarne la titolarità anche dopo che la somma sarà versata al Fondo ministeriale e per farlo avranno 10 anni di tempo.

Poche e semplici mosse per svegliare il conto che ‘dorme’. Non è necessario movimentare il conto effettuando un prelievo o un versamento, ma è sufficiente: comunicare alla propria banca di voler mantenere attivo il rapporto richiedere un carnet di assegni, un estratto conto o copia della documentazione bancaria, comunicare la variazione dell'indirizzo di residenza, ecc.

Non interrompono la ‘dormienza’ tutte le operazioni in automatico o quelle disposte dalla banca, ad esempio, operazioni quali l’addebito Rid e altre forme di pagamento automatico. Stesso discorso vale per eventuali bonifici effettuati da terzi come nel caso dell'accredito dello stipendio o della pensione.

LE SCADENZE DA RICORDARE

Prima tappa è stato l’invio (effettuato entro il 17 febbraio 2008, come stabilisce il Regolamento) della lettera raccomandata con ricevuta di ritorno con cui le banche hanno invitato i clienti, titolari di rapporti nominativi divenuti dormienti già al 17 agosto 2007, a ‘svegliare’ nei successivi 180 giorni dal ricevimento della comunicazione il conto e quindi entro il termine del 16 agosto.

Cambia la modalità d’allerta per i rapporti al portatore: infatti, per questa tipologia di rapporti, dal 17 febbraio 2008 le banche hanno provveduto ad esporre l’elenco sul proprio sito online e nelle filiali. Per chi, invece, non abbia ricevuto la raccomandata comunque inviata dalla banca è previsto, nel rispetto dei tempi di giacenza, un mese in più per ‘risvegliare’ il conto. Il termine, per chi ha ricevuto la comunicazione a metà febbraio, si sposta alla metà di settembre, se l’invio è stato effettuato alla metà di febbraio.

Per i rapporti diventati dormienti dopo il 17 agosto 2007, a seguito della comunicazione ai titolari effettuata dalla banca, l’elenco dei rapporti divenuti dormienti nel corso dell'anno solare precedente e non risvegliati sarà comunicato dagli istituti entro il 31 marzo (a partire dal 2009) con la pubblicazione su un quotidiano a diffusione nazionale e sul sito web del Ministero dell'Economia e le banche avranno ancora due mesi di tempo, entro il 31 maggio (a partire dal 2009), per versare le somme al Fondo. Chi scopre solo in occasione della pubblicazione di tale avviso di avere dei soldi dimenticati fa ancora in tempo a richiederli direttamente alla banca.

14 Agosto 2008 · Patrizio Oliva




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3 risposte a “Banche, oggi ultimo giorno utile per svegliare i “conti dormienti” – ma c’è tempo fino al 16 dicembre”

  1. salvatore ha detto:

    chiedo il vostro aiuto
    son un emigrato che ha scoperto di avere il libretto dormiente, mi spiego ero andato all’ufficio postale italano a giugno per cambiare il vecchi libretto manuale con quello computerizzato, il direttore mi chiede alcuni documeni per l’operazione di cui non lo avevo disponibile e mi riservavo di portarlo e così ho fatto… morale dopo aver presentato i documenti e lasciato il libretto al direttore a dicembre mi viene detto che il mio libretto é dormiente e non si può fare niente… PERCHE’ NON DIRMELO PRIMA? volete sapere la risposta? il direttore non mi aveva detto niente in quanto pensava che l’operazione di accredito degli interessi sul libretto effettuata dall’ufficio nei sei anni precedenti potesse bastare a non far diventare doriente il mio libretto…
    Ora vi chiedo é vero che entro Marzo del2009 posso richiedere i miei soldi alle poste?
    grazie per la Vostra attenzione aspetto una gradita risposta. Salvatore

  2. karalis ha detto:

    scusate ma sapete se la norma riguarda anche i libretti bancari al portatore?
    grazie

    No, solo conti correnti.

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