Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Simonetta Folliero

Clonazione del bancomat - no al disconoscimento degli addebiti se si ammette di aver custodito la carta insieme al codice pin

Simonetta Folliero - 16 Settembre 2014

Clonazione del Bancomat - La presunzione di responsabilità per la banca Com'è noto, quando il titolare del Bancomat disconosce gli addebiti in conto corrente imputandoli a clonazione della carta, le perdite conseguenti, di cui il correntista deve farsi carico, non possono superare, al massimo, i 150 euro. Naturalmente, ciò vale solo nel caso in cui egli non abbia agito in modo fraudolento e abbia adempiuto agli obblighi a cui è tenuto, esplicitati nel contratto quadro che regola l'emissione e l'uso del Bancomat. L'onere di provare che il titolare del Bancomat abbia agito con dolo o colpa grave incombe sempre sulla banca. Pertanto, qualora l'utilizzatore del bancomat neghi di aver autorizzato un'operazione di pagamento già eseguita, la banca non può eccepire che il Bancomat è dotato del microchip di ultima generazione; che risulta tecnicamente e statisticamente remota e trascurabile la possibilità di una clonazione di un tale dispositivo; che l'utilizzo della [ ... leggi tutto » ]

Assegno bancario - legittimo il rifiuto al pagamento opposto dalla banca in situazione di palese conflitto di interesse

Simonetta Folliero - 15 Settembre 2014

La sottoscrizione apposta sull'assegno deve contenere, fra l'altro, il nome e il cognome di colui che si obbliga. E' pertanto evidente che, quando la sottoscrizione viene apposta in nome altrui, la qualità di rappresentante del sottoscrittore deve essere esplicitata sul titolo con indicazioni idonee a rendere evidente ai terzi l'identità del soggetto rappresentato. Supponiamo, adesso, che il legale rappresentante della società A, che indicheremo con C, ponga all'incasso un assegno bancario da lui sottoscritto, emesso sul conto corrente di detta società in favore della società B, della quale C è socio unico e legale rappresentante. La domanda che ci si pone è se la banca possa rifiutarsi di pagare l'assegno nel caso in cui chi firma (C) risultasse essere in palese conflitto di interessi con il soggetto giuridico (la società A) sul conto corrente del quale l'assegno viene emesso. La risposta è affermativa: la banca è tenuta a verificare, in [ ... leggi tutto » ]

Conto corrente e deposito titoli - diritto di ritenzione illegittimo se interpretato come diritto della banca a vendere i titoli per soddisfarsi di un credito

Simonetta Folliero - 14 Settembre 2014

Contratto di conto corrente con deposito titoli Spesso, nei contratti di conto corrente con deposito titoli, ritroviamo clausole che prevedono il diritto di ritenzione; il diritto di ritenzione consente alla banca il realizzo dei titoli depositati dal cliente quando il saldo del rapporto di conto corrente risulti negativo ed il debitore non provveda, dopo l'invito della banca, a ripianare lo scoperto. Il diritto di ritenzione si estende anche a garanzia di qualunque credito della banca che dovesse sorgere in futuro verso il cliente. Il diritto di ritenzione, tuttavia, non attribuisce alcun potere sul bene, di cui non si acquista la proprietà, né la disponibilità, né l'uso, ma solo è in grado di indurre il debitore ad adempiere, al fine di rientrare nella disponibilità della cosa. Giurisprudenza consolidata ha sancito, da un lato, l'impossibilità per la banca di appropriarsi dei frutti o di imputarli al soddisfacimento del proprio credito; dall'altro, ha [ ... leggi tutto » ]

La somma dei tassi nominale e di mora non ha relazione con il tasso soglia di usura

Simonetta Folliero - 14 Settembre 2014

La sommatoria del tasso nominale e del tasso di mora può essere confrontata con il tasso soglia di usura? Come sappiamo, la concreta individuazione del tasso soglia di usura è rimessa alle rilevazioni trimestrali della Banca d'Italia che, però, non includono l'andamento trimestrale dei tassi moratori adottati da banche e finanziarie e la relativa entità media nel periodo. Infatti, la legge limita le rilevazioni statistiche al dato medio del periodo riferito agli interessi ed oneri connessi all'erogazione del credito, da cui risultano esclusi gli interessi moratori. Capita, tuttavia, che il debitore in ritardo con il rimborso di quanto dovuto sia costretto a corrispondere oltre agli interessi al tasso nominale, con cui gli è stato erogato il credito anche quelli moratori. La domanda che ci si pone, allora, è se la sommatoria del tasso nominale e del tasso di mora possa essere confrontata con il tasso soglia di usura per eccepire, [ ... leggi tutto » ]

Assegno scoperto - in assenza di giranti il protesto è legittimo ma l'omessa levata non comporta il risarcimento danni per il beneficiario

Simonetta Folliero - 14 Settembre 2014

Il protesto dell'assegno quale presupposto formale dell'azione di regresso nei confronti dei giranti Il protesto, quale presupposto formale dell'azione di regresso nei confronti dei giranti, risponde all'esigenza di rilevare il rifiuto del pagamento del titolo, con l'efficacia dell'atto pubblico, onde dare a tali soggetti "certezza" circa l'effettivo verificarsi del presupposto sostanziale della loro responsabilità. Questa finalità non è tuttavia esclusiva: la pubblicazione nel registro informatico dei protesti, ad esempio, è un obbligo la cui previsione normativa nulla ha a che vedere con la tutela dell'interesse degli obbligati in via di regresso ad acquisire certezza circa il mancato pagamento del titolo e che appare invece chiaramente finalizzato ad esercitare una pressione psicologica sul debitore per indurlo all'adempimento, onde evitare il discredito derivante dalla pubblicità data al mancato pagamento del titolo. Ed è quindi indubbio che la levata del protesto di un assegno scoperto, anche in mancanza di giranti obbligati in via [ ... leggi tutto » ]