Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Chiara Nicolai

Cessione del quinto e delega di pagamento - come funziona quando si va in pensione?

Chiara Nicolai - 1 Marzo 2020

Sono un lavoratore Ente pubblico, anni fa ho contratto per necessità un prestito con cessione del quinto dello stipendio e una delega di pagamento con ulteriore un quinto. Cosa accade quando vado in pensione? l'INPS effettuerà tutte e due le trattenute o solo la cessione del quinto dello stipendio? Come verrà o può essere regolarizzata la delega di pagamento? Se lei è un dipendente pubblico statale la cessione del quinto sarà traslata all'INPS: si parte, comunque, dal presupposto che se il prestito dietro cessione del quinto è stato correttamente contratto secondo la normativa vigente, può formarsi un residuo solo in occasione di dimissioni anticipate del lavoratore dipendente. Con la messa in quiescenza (a meno di uscite anticipate, ad esempio quota 100, o riduzioni della rata di rimborso originaria per eventi contingenti e sopravvenuti) il prestito dietro cessione del quinto dovrebbe essere stato estinto. Per quanto attiene il prestito delega, una [ ... leggi tutto » ]

La decadenza dal beneficio del termine (dbt) nel contratto di mutuo

Chiara Nicolai - 28 Febbraio 2020

Volevo sapere cosa vuol dire nello specifico la seguente condizione del capitolato del mutuo: Articolo 1 » Al verificarsi di una delle ipotesi di cui all'articolo 1186 del codice civile - alle quali vanno equiparati eventi tali da incidere sostanzialmente in senso negativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Parte Mutuataria, nonché la circostanza che la Parte Mutuataria stessa o uno dei garanti subisca protesti, procedimenti concorsuali, conservativi, esecutivi o ipoteche giudiziali – la Banca potrà far decadere la Parte Mutuataria dal beneficio del termine, ai sensi del medesimo articolo. Un soggetto richiede un mutuo ipotecario per l'acquisto di una casa: la banca glielo concede dopo che il mutuatario ha offerto garanzie come una busta paga e ha dimostrato di essere, ad esempio, proprietario di una altro bene immobile. Ottenuto il prestito ipotecario il debitore si licenzia, oppure vende l'immobile (in un contesto di mercato con prezzi in discesa) [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento dello stipendio - non commette reato il datore di lavoro terzo pignorato che, dopo l'assegnazione giudiziale, non trasferisce il quinto della busta paga al creditore procedente

Chiara Nicolai - 24 Agosto 2019

Con riguardo alla procedura esecutiva presso terzi, l'articolo 546 del codice di procedura civile, comma 1, stabilisce che dal giorno in cui gli è notificato l'atto previsto di pignoramento, il terzo è soggetto, relativamente alle cose o alle somme da lui dovute e nei limiti dell'importo del credito precettato aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Qualora l'oggetto del pignoramento sia un credito, gli obblighi che la legge impone al custode devono interpretarsi nel senso che il terzo, una volta notificatagli il decreto giudiziale di assegnazione al creditore procedente delle somme detenute in custodia, non può compiere atti di disposizione sulla somma pignorata e non può consegnare o pagare le somme da lui dovute al debitore sottoposto ad azione esecutiva, senza apposito ordine del giudice. Ciò all'evidente scopo di evitare la sottrazione delle somme dal medesimo dovute all'azione esecutiva del creditore procedente. Ne discende che, in [ ... leggi tutto » ]

Prescrizione e decadenza per il recupero degli indebiti inps

Chiara Nicolai - 2 Aprile 2018

Prescrizione del diritto alla restituzione degli indebiti pensionistici Il diritto alla restituzione degli indebiti pensionistici è soggetto al termine ordinario di prescrizione decennale previsto dall'articolo 2946 del codice civile. Qualora l'indebito sia da ricollegare a situazioni che devono essere comunicate all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), il termine di prescrizione decorre dalla data della ricezione della comunicazione, in conformità all'articolo 2935 del codice civile, che dispone la decorrenza del termine prescrizionale dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. Altrimenti, la prescrizione del credito decorre dal giorno in cui è stato effettuato il pagamento della prestazione indebita. La prescrizione, trattandosi di indebiti, si compie con il decorso di dieci anni che si calcolano a ritroso dall'invio della comunicazione del provvedimento di recupero all'interessato. Pertanto sono recuperabili le differenze di pensione erogate indebitamente sui ratei corrisposti nel decennio anteriore all'invio della comunicazione dell'indebito. Prescrizione del diritto alla restituzione degli [ ... leggi tutto » ]

Licenziamento illegittimo per chi denuncia il datore di lavoro all'autorità giudiziaria » anche se le ipotesi di reato si rivelano infondate

Chiara Nicolai - 27 Novembre 2017

L'obbligo di fedeltà (di cui all'articolo 2105 del codice civile), non può essere esteso sino a imporre al lavoratore di astenersi dalla denuncia di fatti illeciti che egli ritenga essere stati consumati all'interno dell'azienda, poiché, in tal caso, si correrebbe il rischio di scivolare verso, non voluti, ma impliciti, riconoscimenti di una sorta di dovere di omertà che, ovviamente, non può trovare cittadinanza nel nostro ordinamento giuridico. La presenza e la valorizzazione di interessi pubblici superiori porta ad escludere che nell'ambito del rapporto di lavoro la sola denuncia all'autorità giudiziaria di fatti astrattamente integranti ipotesi di reato, possa essere fonte di responsabilità disciplinare e giustificare il licenziamento per giusta causa, fatta eccezione per l'ipotesi in cui l'iniziativa sia stata strumentalmente presa nella consapevolezza della insussistenza del fatto o della assenza di responsabilità del datore di lavoro. Affinché possa sorgere la responsabilità disciplinare non basta, quindi, che la denuncia si riveli [ ... leggi tutto » ]