Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giorgio Valli

Chiusura d'ufficio delle partite iva che risultano non aver esercitato, nelle tre annualità precedenti, attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali.

Giorgio Valli - 2 Gennaio 2020

Con il provvedimento del 3 dicembre 2019, l'Agenzia delle Entrate comunica che è stata disposta la chiusura d'ufficio delle partite IVA che risultano non aver esercitato, nelle tre annualità precedenti, attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali, sulla base dei dati e degli elementi in suo possesso. Le partite IVA sono state individuate sulla base di riscontri automatizzati con le informazioni disponibili in Anagrafe Tributaria, volti a identificare i soggetti titolari di partita IVA che nelle tre annualità precedenti non hanno presentato, se dovuta, la dichiarazione IVA o dei redditi di lavoro autonomo o d'impresa. A ciascun soggetto individuato come presumibilmente inattivo è stata inviata, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento (AR), la comunicazione preventiva di chiusura d'ufficio della partita IVA. Il contribuente che ravvisi elementi non considerati o valutati erroneamente, relativamente alla comunicazione di chiusura della partita IVA, può rivolgersi, entro 60 giorni dalla sua ricezione, ad [ ... leggi tutto » ]

Ravvedimento operoso esteso anche ai tributi locali

Giorgio Valli - 1 Gennaio 2020

Con l'articolo 10 bis del decreto fiscale 124/2019, convertito dalla legge 157/2019 e collegato alla legge di bilancio 2020 160/2019, dal 25 dicembre 2019 è possibile regolarizzare con il ravvedimento operoso la totalità delle entrate tributarie, comprese quelle di competenza degli enti locali come Imu, Tari e tasse regionali (bollo auto), indipendentemente dal ritardo rispetto ai termini previsti di versamento del tributo (anche anni). In pratica, con il ravvedimento operoso (articolo 13 del decreto legislativo 472/1997) è possibile regolarizzare omessi o insufficienti versamenti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni: anche se sono iniziate altre attività di accertamento (notifica di inviti a comparire, richiesta di esibizione di documenti, invio di questionari) formalmente comunicate al debitore inadempiente. Il ravvedimento operoso è inibito esclusivamente dalla notifica degli atti di liquidazione e di accertamento. La sanzione è pari a: 0,1% del tributo dovuto (ravvedimento brevissimo) per ogni giorno di ritardo, se [ ... leggi tutto » ]

Agevolazioni fiscali prima casa - per fruirne attenti all'eventuale estensione dei soppalchi e del vano lavanderia

Giorgio Valli - 24 Novembre 2019

Bisogna innanzitutto ricordare come premessa, che l'articolo 6 del Decreto del Ministero dei Lavori pubblici 1072/1969 specifica che deve essere considerata di lusso, indipendentemente dalla categoria in cui essa è classificata, la singola unità immobiliare avente superficie utile complessiva superiore a metri quadrati 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e i posti macchina). La Suprema Corte di cassazione, con sentenza 21287/2013, ha affermato che il decreto ministeriale menzionato va interpretato nel senso di dover escludere dal dato quantitativo globale della superficie dell'immobile indicata nell'atto di acquisto (in essa compresi, dunque, i muri perimetrali e quelli divisori) solo, i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine e non l'intera superficie non calpestatile. A suffragio di tale orientamento può altresì sottolinearsi come nella formula "superficie utile complessiva" contenuta nel Decreto Ministeriale 1072/1969, articolo 6, manchi l'aggettivo "netta" che, invece era presente [ ... leggi tutto » ]

Se il donante acquista un nuovo immobile con le agevolazioni fiscali prima casa e poi risolve per mutuo consenso la precedente donazione di un immobile acquisito con le medesime agevolazioni, non decade dal beneficio

Giorgio Valli - 2 Novembre 2019

Con la risoluzione della donazione mediante mutuo consenso (o mutuo dissenso, se si vuole mettere in risalto il venir meno del consenso) fra donante e donatario, si consegue il ritorno del bene nella proprietà del donante: in pratica, il bene a suo tempo donato, rientra nel patrimonio dell'originario proprietario. La Corte di cassazione, con la sentenza 3935/2014 ha decretato che lo scioglimento per mutuo consenso di una donazione realizza un nuovo trasferimento di proprietà. Tanto è vero che sono comunque dovute imposte di registro, ipotecaria e catastale, percepibili sul trasferimento connesso all'atto a qualsiasi titolo ciò avvenga (vendita, donazione, successione, conferimento in società, o decisione giudiziaria). In pratica, la risoluzione della donazione da donante a donatario equivale ad una nuova donazione da donatario a donante. Su queste basi, l'Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello 433/2019, ha convenuto che la pattuizione con la quale si verifica la retrocessione del [ ... leggi tutto » ]

Bonus fiscale prima casa anche se l'immobile già posseduto dal contribuente non è idoneo alle esigenze abitative - purchè sia stato acquistato senza agevolazioni nel medesimo comune

Giorgio Valli - 25 Agosto 2019

Non si può ritenere d'ostacolo all'applicazione delle agevolazioni prima casa la circostanza che l'acquirente dell'immobile sia al contempo proprietario di altro immobile, purché acquistato senza agevolazioni nel medesimo comune che, per qualsiasi ragione sia inidoneo, per le ridotte dimensioni, ad essere destinato a sua abitazione. In altre parole, in tema di cosiddette agevolazioni prima casa, l'idoneità della casa di abitazione pre-posseduta purché acquistata senza agevolazioni nel medesimo comune va valutata sia in senso oggettivo (effettiva inabitabilità), che in senso soggettivo (fabbricato inadeguato per dimensioni o caratteristiche qualitative), nel senso che ricorre l'applicazione del beneficio anche all'ipotesi di disponibilità di un alloggio che non sia concretamente idoneo, per dimensioni e caratteristiche complessive, a soddisfare le esigenze abitative dell'interessato. Così dispone ordinanza 13118/2019 redatta dai giudici della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]