Assegno sociale – il conto in banca può determinare il diniego al beneficio

il conto in banca può determinare il diniego al beneficio dell'assegno sociale

Com'è noto, a chi abbia compiuto 65 anni, sia sprovvisto di reddito, ovvero percepisca un reddito di importo inferiore ai limiti minimi stabiliti dalla legge, è corrisposto un assegno denominato assegno sociale

Peraltro, l'assegno sociale non è gravato da imposte, non è reversibile ai familiari superstiti, non è cedibile, non è sequestrabile e non è pignorabile.

Alla verifica dei requisiti necessari per fruire dell'assegno sociale concorrono i redditi, al netto dell'imposizione fiscale e contributiva, di qualsiasi natura (retribuzioni, salari, pensioni, rendite agrarie e da fabbricati).

Si tiene conto anche dei redditi esenti da imposte o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta, nonché degli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 13577 del 30 maggio 2013, sembra avere introdotto un ulteriore criterio, che seppure non finalizzato a modificare l'assetto dei requisiti di accesso al beneficio, peraltro fissati per legge, può, tuttavia, individuare una serie di indicatori del tenore di vita che possono determinare il diniego a percepire l'assegno sociale.

Non solo i redditi certificati - Anche il tenore di vita può determinare il diniego a percepire l'assegno sociale

I parametri utilizzati per la valutazione vanno dall'entità del deposito bancario e degli investimenti in titoli mobiliari, alla possibilità di sostenere un canone di locazione per la propria abitazione, senza escludere l'eventuale contributo economico mensile erogato da un figlio.

Secondo i giudici di piazza Cavour, una tale indagine sul complesso delle entrate patrimoniali è consentita dalla norma di legge secondo la quale alla formazione del reddito complessivo contribuiscono i redditi di qualsiasi natura. E, d'altra parte, aggiungono gli ermellini, in tema di assegno sociale, l'onere di dimostrare il possesso del requisito reddituale, secondo i rigorosi criteri previsti dalla legge, spetta al soggetto che ne fa istanza.

Insomma, nel caso specifico sottoposto al giudizio di legittimità, i giudici di merito erano arrivati alla conclusione che il richiedente che dispone in conto corrente di una somma rilevante, frutto della vendita di un immobile e che vive in una casa per la quale è in grado di pagare un canone di locazione abbastanza elevato, non prova una condizione di disagio o di bisogno, anzi dimostra l'esistenza di una situazione di benessere, tale da non giustificare la prestazione richiesta all'INPS. E la Corte di Cassazione non ha ritenuto di censurare questo ragionamento.

2 Giugno 2013 · Ludmilla Karadzic




Commenti e domande

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8 risposte a “Assegno sociale – il conto in banca può determinare il diniego al beneficio”

  1. Nicola Vitale ha detto:

    Buongiorno, ho 67 anni residente da sempre in Italia. Abito da solo in appartamento di proprietà a Milano, con box pertinente. Non percepisco pensione , ne alcun reddito. Ho da poco ricevuto l’eredità di mio padre di 140.000 euro. Ho diritto all’assegno sociale intero?
    Grazie.

    • L’eredità di 140 mila euro non preclude il diritto all’assegno sociale mensile intero (circa 503 euro/mese), a meno che quei 140 mila euro non producano un reddito mensile il cui importo andrà decurtato dall’assegno sociale. In altre parole, per l’assegno sociale non è tanto importante la somma di denaro posseduta in conto corrente o quella equivalente che si otterrebbe liquidando un eventuale deposito titoli, quanto il reddito che da tale somma, investendola, si riuscisse a ricavare.

      Per esempio, se gli interessi erogati dalla banca in conto corrente corrispondessero a 50 euro/mese, l’assegno sociale verrebbe ridotto a 453 euro/mese.

  2. Ludovic ha detto:

    Percepisco l’assegno sociale non avendo redditi ed avendo un conto corrente inferiore si 6.000,00€ come per legge. Ho subito un tamponamento e dovrei essere risarcita, ma tale risarcimento farebbe aumentare il mio conto corrente superando la soglia dei 6.000,00€ perderei quindi l’assegno sociale?

    • Non ci risulta che fra i requisiti per beneficiare dell’assegno sociale ci sia il limite di seimila euro come saldo (o giacenza media) del conto corrente intestato al percettore. Lo stato di bisogno economico è legato al reddito ed il risarcimento danni non influisce sul reddito, perché non costituisce reddito. L’articolo a commento si riferisce ai redditi eventualmente determinati dagli interessi prodotti dal deposito di somme di denaro in conto corrente. Non crediamo che un risarcimento da tamponamento stradale, depositato in conto corrente, possa produrre redditi da interessi bancari tali da superare le soglie di reddito previste dalla normativa vigente per poter accedere all’assegno sociale.

  3. Giangi ha detto:

    Io nel 2020 a maggio compio 67 anni. Negli ultimi anni non ho mai avuto un reddito superiore ai 5000€ e nel 2019 arriverò a 3000-3500€: ho una casa di proprietà dove risiedo che è una eredità e un conto in banca di circa 60000€ -e un mutuo fondiario fatto nel 2011 che mi scade nel 2026 di circa 300€ al mese fatto per ristrutturare la casa … con queste premesse potrò avere l’assegno sociale?
    Grazie

    • L’assegno sociale è rivolto ai soggetti, con età pari o superiore ai 67 anni, che percepiscono un reddito lordo annuo al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.

      Devono essere considerati, per verificare il superamento della soglia di legge al di sotto della quale è possibile accedere al beneficio, i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva, gli interessi maturati per conti correnti bancari e postali, i redditi da fabbricati (con esclusione della casa di abitazione), gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

      Per il 2019 il limite di reddito è pari a 5.954 euro annui per soggetto non coniugato e 11.908 euro se il soggetto è coniugato.

      Hanno diritto all’assegno in misura intera (458 euro per 13 mensilità) i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore a 5.954 euro (totale annuo dell’assegno per soggetto non coniugato).

      Purtroppo per lei, non si tratta di buone notizie: se punta a percepire l’assegno sociale in misura intera, più della giacenza in conto corrente, deve porre attenzione a come svolgere attività di lavoro occasionale nel 2019 per poter presentare domanda di assegno sociale nel 2020. Per il 2019 potrà aver diritto solo all’integrazione del reddito IRPEF percepito nel 2018 alla soglia di 5.954 euro.

  4. Utente anonimo ha detto:

    Vorrei sapere cortesemente se mi spetta l’assegno sociale, disponendo di un reddito di euro 1.800 annuali ed avendo due terranei di proprietà che non producono reddito ma un debito imu verso lo stato. Grazie

    • Per l’anno 2017 il limite di reddito, per aver diritto all’assegno sociale, è pari a 5.824,91 euro annui per un single e 11.649,82 euro, se il soggetto è coniugato.

      Per rispondere correttamente alla sua domanda, dunque, bisognerebbe conoscere il suo stato civile e, soprattutto, il reddito fiscale (sia chiaro, la rendita fiscale che sussiste anche quando non c’è reddito da locazione) prodotto dai due terranei di proprietà (peraltro, il debito IMU è irrilevante).

      Ad occhio e croce, comunque, direi che i requisiti di reddito per accedere al beneficio sociale ci stanno tutti.

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