Assegno protestato emesso in rappresentanza – Firma non autorizzata

Assegno emesso in rappresentanza e protestato per firma non autorizzata - A chi notificare il precetto

Ho un assegno protestato ex articoli 9 e 10 bis lettera a) emesso da un soggetto che non era più il legale rappresentante della società intestataria del conto conto corrente.

Posso notificare il precetto al firmatario dell'assegno, anche se credo che, stante la predetta causale del protesto, il protestato sia il correntista?

Assegno emesso in rappresentanza e protestato per mancanza di autorizzazione - Chi è il soggetto protestato

Per assegni emessi in rappresentanza, il soggetto protestato è:

  1. il correntista, in caso di rappresentanza espressa;
  2. il rappresentante, in caso di rappresentanza non espressa.

  3. il firmatario dell'assegno, negli altri casi.

11 Ottobre 2012 · Andrea Ricciardi


Commenti e domande

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2 risposte a “Assegno protestato emesso in rappresentanza – Firma non autorizzata”

  1. Giuseppe Russo ha detto:

    Buonasera, il mio quesito e’ il seguente: Sono socio di una societa’ cooperativa e delegato dallo stesso cda a compiere qualsiasi atto bancario nell’interesse della stessa societa’ solo che il legale rappresentante non ha mai depositato la delega in banca ed io ignaro di tutto ho operato emettendo in particolare due assegni.Senza nessun preavviso da parte della banca la stessa ha bloccato il pagamento degli assegni, mi ha segnalato al CAI bloccandomi per sei mesi e sono in attesa di conoscere la sanzione amministrativa della prefettura.

    E’ normale tutto ciò o ci sono responsabilità sia della banca che non mi ha mai chiesto delucidazioni in merito sia dal legale rappresentante che non ha operato in questo senso?

    • La procedura seguita dalla banca è ineccepibile: l’unica responsabilità, per quanto accaduto, risiede nella superficialità ed ignoranza dei vertici societari che l’hanno messa nei pasticci conferendole mandato ad effettuare operazioni bancarie a nome della società senza preventivamente trasmettere alla banca la necessaria autorizzazione.

      In pratica, se la banca non avesse bloccato gli assegni da lei sottoscritti, la società avrebbe potuto chiedere in giudizio, il risarcimento del danno.

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