Eleonora Figliolia

Eleonora Figliolia

Certo, è facile dire sono assicurato e coperto da questo o quell’altro rischio. Vero, le assicurazioni che coprono i rischi derivanti dalla responsabilità civile auto obbligatoria, per fare un esempio, si equivalgono tutte e forse può risultare anche vantaggioso compararne i costi con uno dei tanti strumenti disponibili nel web e scegliere la polizza economicamente più conveniente. Tanto, se accade quello che pensiamo a noi non possa mai accadere e la compagnia assicuratrice è nel frattempo fallita o versa in amministrazione straordinaria o è in liquidazione, ci pensa il Fondo Consap per le vittime della strada a risarcire il danno e ad evitare la rivalsa nei confronti dell’assicurato che ha puntato al risparmio (anche se non sempre i massimali Consap coprono tutto il risarcimento dovuto al danneggiato).

Di compagnie di assicurazione, nella mia esperienza di lavoro e di vita, ne ho viste tante cessare improvvisamente l’attività e chiudere i battenti dall’oggi al domani. Ed ho anche toccato con mano la disperazione di coloro che, per risparmiare sul costo della polizza, nel fallace convincimento che tanto una società vale l’altra, si erano affidati a dilettanti improvvisati, o truffaldini, allo scopo di rendere meno penoso il futuro dei propri cari in caso di morte o invalidità grave; per garantirsi una vecchiaia serena una volta collocati in pensione; per avere la certezza di poter ricomprare casa qualora all’attuale vicina capitasse l’incidente di un fornello del gas aperto senza fiamma e poi, accortasene, accendesse la luce; per concedersi la chance di potersi sottoporre ad un intervento chirurgico o a terapie urgenti e costose quando la sanità pubblica ci chiede di attendere, “pazientemente”, qualche anno che forse non abbiamo; gente rimasta con un pugno di mosche e con lunghi ed estenuanti, quanto inutili, contenziosi giudiziali da affrontare per insinuarsi nel fallimento o recuperare coattivamente il proprio credito per il diritto conseguito ad una prestazione dovuta e mai erogata, contribuendo, così, solo a rimpinguare i conti correnti degli avvocati e ad intasare le cancellerie dei Tribunali.

La mia saggia nonna raccomandava spesso: il risparmio non sempre è sinonimo di guadagno!

Qualcuno potrebbe obiettare che c’è l’IVASS a vigilare sulle compagnie di assicurazione: bene, andatelo a dire a quei risparmiatori truffati da Banca Etruria con le obbligazioni subordinate date per sicure e senza rischi. Anche a loro era stato detto di stare tranquilli, tanto c’era la Consob a vigilare …

Quando si vuole garantire il mantenimento del livello di vita ai propri cari in caso di infortunio, premorienza o invalidità grave dell’unico percettore di reddito in famiglia; quando, da giovani, si vuole investire per garantirsi una vecchiaia serena, che non ci veda precipitare in povertà una volta raggiunta l’età pensionabile; quando si possiede una sola casa e ci si vuole coprire dai disastri occasionali, sempre incombenti, come purtroppo apprendiamo quotidianamente; quando si tratta di tutelare la salute propria e quella dei propri familiari, l’unica cosa sensata da fare è mettere da parte i comparatori di costo ed affidarsi ad una compagnia seria ed affidabile, che operi da tempo nel mercato del settore assicurativo, meglio se da qualche secolo. I comparatori trascurano, infatti, una componente di costo di importanza fondamentale, di cui bisognerebbe tener sempre conto prima di sottoscrivere una polizza: il valore della certezza nell’eventuale prestazione assicurativa a fronte del premio corrisposto.

Non ci vuole poi tanto a promettere a prezzi stracciati la copertura di un rischio: il problema è valutare se quando, malauguratamente, il rischio si manifesta nell’evento, la promessa di risarcimento venga davvero mantenuta.

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