Addio pubblicità ingannevole
Lo scorso 21 settembre è entrata, finalmente, in vigore la Direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali. La direttiva in questione, recepita dal Governo italiano attraverso il decreto legislativo del 2 agosto 2007, numero 146, tutela i consumatori non solo dalle pubblicità ingannevoli ma anche da quelle invasive (come le vendite porta a porta, quelle effettuate per telefono, eccetera).
Rientra nel campo d'azione della direttiva, anche il comparto economico-finanziario dedito alla concessione di prestiti personali e mutui ipotecari.
Devono, pertanto, essere specificati chiaramente, non solo i termini reali dell'offerta, ma anche le condizioni e i tassi d'interesse applicati. Non è adesso più possibile concedere allettanti prestiti con un dichiaratissimo TAN irrisorio e un celato, ma carissimo ISC (già TAEG), che è proprio la voce che incide maggiormente sui costi da sostenere. Per quanto concerne la concessione di prestiti a soggetti protestati, le finanziarie e le banche devono anche dichiarare l'eventuale maggiorazione applicata sui tassi reali, a copertura del maggior rischio. Insomma, una novità importante che mira a tutelare l'utenza e a favorire maggiore trasparenza in un settore, come quello creditizio, che si basa, molto spesso sulla disinformazione.
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