Acquisti all’interno dell’Ue » Pratiche sleali e diritti del consumatore

Acquisti all'interno dell'Ue » Pratiche sleali e diritti del consumatore

Quando si fanno acquisti all'interno dell'Unione Europea (UE), sia online, per telefono o mediante un catalogo, si è protetti da una serie di diritti in quanto consumatori. Scopriamo quali nel proseguio dell'articolo.

Acquisti all'interno dellUE: consigli per i consumatori

Quando pubblicizzano, vendono o forniscono prodotti, le imprese sono tenute a darti una quantità sufficiente di informazioni precise (diritto alle informazioni online) per permetterti di decidere con cognizione di causa cosa acquistare.

In caso contrario, la loro azione può essere considerata sleale.

Siete protetti contro 2 categorie principali di pratiche commerciali sleali:

  • le pratiche ingannevoli e aggressive
  • le pratiche aggressive tariffarie sleali

Pratiche ingannevoli e aggressive

Con questa lista vi aiuteremo a riconoscere le pratiche commerciali ingannevoli e aggressive vietate in tutti i casi. Se una pratica figura nella lista, è automaticamente considerata sleale.

Ecco alcuni esempi tipici:

- Pubblicità propagandistica

Ai venditori non è consentito pubblicizzare prodotti/servizi a prezzi molto bassi se non hanno scorte sufficienti. Devono inoltre comunicare i quantitativi disponibili per la vendita e specificare la durata della validità dell'offerta.

- Offerte "gratuite" false

I venditori devono comunicare il prezzo reale dei loro prodotti e servizi. Non possono dichiarare "gratuito" un servizio a pagamento o offrirti un servizio aggiuntivo "gratuito", quando di fatto il costo reale di quest'ultimo è già incluso nel prezzo ordinario.

- Manipolazione dei bambini

I venditori non possono dire al vostro bambino di chiedervi di comprare i loro prodotti. Appelli diretti del tipo "Compra il libro ora" o "Chiedi ai tuoi genitori di comprarti questo gioco" sono vietati. Questo divieto si applica a tutti i media, compresa la televisione e, in particolare, Internet.

- False dichiarazioni riguardo alle cure

Se un prodotto viene pubblicizzato come terapeutico (cura le allergie, ferma la caduta dei capelli, aiuta a dimagrire, ecc.), avete il diritto di sapere se tali dichiarazioni sono scientificamente dimostrate. In molti casi, dichiarazioni come queste non hanno alcun fondamento medico e sono troppo promettenti per essere vere.

- Pubblicità occulte nei media (advertorial o pubblicità redazionale)

Avete il diritto di sapere se un articolo di giornale, un programma televisivo o una trasmissione radiofonica sono stati "sponsorizzati" da un'impresa per pubblicizzare i suoi prodotti. Questa informazione deve apparire in maniera chiara mediante immagini, parole o elementi sonori.

- Sistemi piramidali

Si tratta di piani promozionali ai quali si aderisce in cambio della possibilità di ricevere un compenso. Il compenso, tuttavia, dipende principalmente dalla capacità di coinvolgere altre persone nel sistema. La vendita o il consumo di prodotti svolgono in realtà un ruolo minore. Ad un certo punto i sistemi piramidali crollano e gli ultimi a entrare perdono il loro investimento.

- False offerte di premi e prodotti in omaggio

Alcuni commercianti offrono premi "gratuiti" o prodotti in omaggio, chiedendotvi invece di pagare per ottenerli. Se ricevete una lettera o una e-mail con la scritta: "Congratulazioni, avete vinto un premio!", fate attenzione perché potrebbe essere un caso di pratica sleale.

- Vantaggi "speciali" fasulli

I venditori non posso dichiarare di concederti dei diritti speciali, quando di fatto questi ultimi ti vengono già riconosciuti dalla legge.

- Finte offerte limitate

Quando un venditore dichiara che una determinata offerta è valida per un periodo di tempo molto limitato, è possibile che voglia indurvi ad acquistare subito senza che prendiate il tempo necessario per fare una scelta informata. Dichiarare che un'offerta è limitata nel tempo, quando in realtà non lo è, è una pratica sleale.

- Offerte indesiderate persistenti

La legislazione europea vieta alle imprese di proporre ai consumatori offerte persistenti e indesiderate per telefono o mediante fax, e-mail o altri mezzi di vendita a distanza.

- Protezione dei consumatori vulnerabili

I venditori non possono utilizzare pratiche che sfruttano i consumatori vulnerabili, tra cui i bambini e le persone affette da malattie o dipendenze. Ad esempio, è vietato istigare i bambini a comprare un determinato prodotto o a chiedere con insistenza ai genitori di acquistarlo.

- Altre pratiche

Vi può capitare di subire pratiche che non sono ufficialmente vietate o che utilizzano tecniche diverse da quelle sopraelencate, ma che consideriate ciononostante sleali. Consultate la vostra associazione nazionale dei consumatori o la rete dei centri europei dei consumatori per ottenere un consiglio.

Pratiche tariffarie sleali

In tutta l'UE, i venditori devono indicare il prezzo dei loro prodotti in maniera sufficientemente chiara da permetterti di paragonarli facilmente con altri prodotti analoghi e fare una scelta informata, a prescindere dal tipo di imballaggio e dal numero di unità vendute nella confezione.

Le imprese sono tenute per legge a dichiarare con esattezza il prezzo che dovrete pagare quando pubblicizzano o vi vendono un prodotto.

- Informazioni esaurienti sui prezzi

Il prezzo citato in un'offerta deve comprendere tutte le tasse e le spese di consegna. Avete inoltre il diritto di sapere sin dall'inizio se sono previsti costi aggiuntivi non calcolabili in anticipo.

Quando un prodotto viene pubblicizzato come gratuito, non vi possono obbligare a pagare altro se non il costo:

  • della risposta alla pubblicità
  • del ritiro o della consegna del prodotto in questione.

- Prezzo unitario - un confronto agevole

Avete diritto a poter paragonare i prezzi, tra marche e confezioni diverse, per capire, ad esempio, l'entità del risparmio nel caso acquistiate una confezione familiare di cereali o una confezione ridotta.

Per aiutarvi a farlo, tutti i prodotti devono recare, oltre al prezzo di vendita, il prezzo unitario - ad esempio, il prezzo al chilo o al litro. Queste informazioni devono essere trasparenti, chiaramente leggibili e facilmente indentificabili.

Queste regole si applicano anche alle pubblicità che citano un prezzo di vendita.

- Eccezioni

Seguono alcuni esempi di prodotti ai quali non si applicano le regole sul prezzo unitario a causa della natura o dello scopo del prodotto o perchè indicando un prezzo unitario si creerebbe confusione:

  • prodotti venduti ai distributori automatici
  • prodotti venduti all'asta
  • opere d'arte e di antiquariato.

20 Dicembre 2013 · Giovanni Napoletano


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