Acqua » Nuove tariffe in vigore da Gennaio 2014

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Dal primo gennaio 2014 entreranno in vigore nuove regole per le tariffe dell'acqua e diventerà operativa la direttiva sulla trasparenza delle bollette, per renderle più chiare ai cittadini.

Il presidente dell'Autorità per l’Energia ha annunciato le novità del 2014 per il servizio idrico. Un settore che per poter essere messo in regola con gli adempimenti europei necessita di investimenti per 5 miliardi nei prossimi 5 anni.

E’ stata inoltre approvata un’indagine per la misurazione dei consumi, per verificare la corretta gestione del contatore, fondamentale per introdurre la tariffa sociale.

Decisa anche un’istruttoria sull’acqua contaminata dall'arsenico.

Novità sulla tariffazione dell'acqua: Nel dettaglio

Dal primo gennaio 2014 arrivano nuove regole per tariffe e bollette dell'acqua più trasparenti, con l'obbligo ai gestori di pubblicare on line le carte dei servizi.

Entro la fine dell'anno, infatti, l'Autorità per l'energia delibererà il nuovo metodo tariffario idrico per favorire costi sempre più efficienti e investimenti mirati a ridurre le perdite e l'inquinamento ambientale.

Nei prossimi cinque anni, secondo le stime dell'Authority, serviranno 25 miliardi di euro di investimenti per ammodernare le infrastrutture e superare le carenze croniche nel settore idrico
Previste anche agevolazioni tariffarie per le famiglie economicamente disagiate. Si parla, infatti, di bonus sociali, basati sull'ISEE.

Oggi in Italia la situazione è critica e i problemi più rilevanti del settore idrico riguardano le infrastrutture e le perdite di rete, pari a oltre il 30% dell'acqua immessa e non fatturata, un livello fra i peggiori in Europa.

A questo si aggiunge l’assenza di servizi di fognatura per il 15% della popolazione e di servizi di depurazione per il 30% della popolazione. In Spagna questa percentuale è intorno al 22%, in Gran Bretagna al 19%, in Danimarca al 10% e in Germania al 7%. I depuratori, inoltre, sono spesso obsoleti (in media oltre 20 anni di attività), inefficienti o inadeguati.

L’Autorità ha stimato che sono state realizzate meno del 56% delle opere necessarie e che gli interventi più urgenti per superare carenze croniche e mettersi in regola con gli adempimenti europei richiedono oltre 25 miliardi di euro nei prossimi 5 anni.

Tornando alle novità previste per il 2014, il nuovo Metodo Tariffario Idrico, informa l’Aeeg, farà riferimento a due principi guida: la selettività e la responsabilizzazione da attuare attraverso una regolazione asimmetrica, capace di adattarsi alle diverse esigenze di un settore molto differenziato a livello locale e nella governance.

Nello specifico, sono previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari rispetto ai quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace a seconda dei propri obiettivi di sviluppo e delle peculiarità territoriali.

Per quanto riguarda l’anno in corso sono già state approvate le tariffe di 486 gestioni in base al precedente metodo tariffario transitorio, per un totale di oltre 20 milioni di abitanti serviti; l’incremento medio è stato del 2,7% rispetto al 2012, un valore inferiore al limite previsto dall'Autorità per evitare aumenti indiscriminati.

20 Dicembre 2013 · Giovanni Napoletano




Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato (ma potrebbe essere utile per soddisfare eventuali esigenze di contatto). I campi obbligatori sono contrassegnati con un (*)


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!