Quando il ministro Mara Carfagna ed il premier Silvio Berlusconi presentarono il disegno di legge contro la prostituzione …

Il discorso di Silvio Berlusconi in occasione della conferenza stampa per la presentazione del disegno di legge finalizzato alla lotta contro la prostituzione (13 febbraio 2009).  Come si evince dal discorso, nel  d.d.l. saranno previste misure severissime anche contro gli "utilizzatori finali".

"Poi voglio ricordare il disegno di legge che, per la prima volta, dopo cinquant'anni, è intervenuto a modificare la disciplina normativa sul fenomeno della prostituzione. E questo perchè è un fenomeno  che sta dilagando:  si calcola, ma  i dati non sono certi  perchè, per molti versi, si tratta di  un fenomeno sommerso, che sono in  70 mila (c'è chi valuta addirittura in 90 mila)  le donne che si danno alla prostituzione in Italia.

Di quelle che vanno sulle strade sono circa 50 mila, si teme che verso le 20 mila siano le persone che lo fanno contro la propria volontà, ridotte in condizioni di schiavitù, attirate in Italia con lo specchietto del lavoro nella moda, o nel cinema o nella televisione. Poi costrette in appartamenti, private dei loro passaporti e dei loro documenti, utilizzate e poi minacciate di morte nel caso rivelassero a chiunque di questa loro condizione di schiavitù. E siccome c'è sempre la possibilità hce  tra i clienti che si approcciano  ce ne sia uno mandato apposta per sapere se fanno queste cose, queste sono veramente delle proprie e vere schiave che patiscono questa condizione intollerabile.

Ecco, su questo abbiamo fatto un disegno di legge che è intervenuto con delle pene elevate per chi sfrutta la prostituzione e per  gli stessi clienti delle prostitute. Credo che queste pene siano molto giuste anche quando soprattutto queste prostitute sono prostitute che sono minorenni e appaiono anche, per il loro aspetto, come tali. Questo disegno di legge finalmente è all'esame del senato mi sembra nella commissione 2."

“Secondo quanto dicono alcuni testimoni che considero credibili, attendibili e tutt’altro che interessati  esistono proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista. La sua intelligenza politica è nulla”. (Paolo Guzzanti)

“Per quel che ne so, dai testi oculari, le nomine di scambio sono state più di una. Per questo lo scandalo sarebbe devastante, costituzionalmente e istituzionalmente devastante. Più di scambio, tratterebbesi di compenso. Come scrisse Cossiga: ‘ai miei tempi si offriva un filo di perle o un appartamento’”. (Paolo Guzzanti)

"Come è possibile che in una democrazia il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe“. (Paolo Guzzanti)

"Io dico, e lo confermo, che le cose che mi sono state raccontate da più fonti (e io sono uno dei mille e più di mille raggiunto dai dettagliati resoconti di chi ha letto) sono assolutamente disgustose: rapporti anali non graditi, ore e ore di tormenti in attesa di una erezione che non fa capolino, discussioni sul prossimo set, consigli fra donne su come abbreviare i tormenti di una permanenza orizzontale pagata come pedaggio. I dettagli sono centinaia e non sono io che li nascondo, perché io sono soltanto uno cui alcuni lettori dei verbali (persone serissime, uomini e donne, tutti della stessa area di centro destra) hanno raccontato ciò che hanno letto, ovviamente con una massiccia concordanza dei dettagli stessi. Il giorno in cui un magistrato, lette queste mie parole, volesse interrogarmi per sapere da chi ho avuto queste relazioni e chi fosse il giornalista che ha fornito il materiale in lettura, farei il mio dovere e farei i nomi" . (Paolo Guzzanti)

23 Giugno 2009 · Patrizio Oliva




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